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Ecco “Il politico nel caos”, il romanzo di Biancardi

Presentata in Gran Guardia l'opera prima dell'ex sindaco di Castelnovo Bariano

Ecco “Il politico nel caos”, il romanzo di Biancardi

Un politico nel caos... Apre a una storia d’amore tra i magici portici di Bologna, che tanto raccontano di attivismo e comunità. Massimo Biancardi, già sindaco per tre volte di fila a Castelnovo Bariano, è ora anche scrittore con la pubblicazione de “Il politico nel caos”, edito per Sermidiana. L’evento di presentazione, a Rovigo, si è tenuto alla sala Gran guardia, alla presenza dell’assessore comunale di Rovigo, Lorenzo Rizzato. Ha moderato l’incontro il giornalista Tommaso Moretto.

“Si tratta di un libro - ha spiegato Biancardi - che apparentemente potrebbe sembrare politico, invece apre ad una storia d’amore con una ragazza e con una città, ovvero Bologna. Ed entrambe le esperienze per me sono fonte di vita vera, sono ispirate a ciò che ho infatti vissuto io”. L’opera è di fantasia, ma vi si riscontrano ricordi e memorie dell’ex sindaco dell’Alto Polesine.

“Avevo questo progetto - ha continuato - già nel cassetto da circa cinque anni. Scrivevo di notte, quando il tempo me lo permetteva. Avevo in mente una trama, e mi confrontavo con gli amici per trovare nuove soluzioni. Non avendo mai scritto libri, mi sono anche affidato all’aiuto di professionisti, come docenti esperti in materia. La trama non è altro che una storia d’amore tra Antonio, il narratore, studente di scienze politiche a Bologna, e la sua fidanzata Cristina che invece frequenta il Dams. La love story è al centro, ma ci sono diversi riferimenti politici con metafore legate anche all’ente locale”.

E c’è poi un tatuaggio che è anche un aneddoto: “Il protagonista vede nel suo tatuaggio rappresentante un leone la sua coscienza. Ad ispirarmi in questo, Antonio Fabbri, ex sindaco di Bergantino, ma soprattutto mio migliore amico. Pur avendo visioni diverse su molte cose, non facciamo che confrontarci, avendo costruito nel tempo una relazione autentica”.

Nel testo, si vede il protagonista Antonio affrontare momenti di vita vera, arrabattandosi anche con lavori raccontati con ironia nel panorama di una Bologna rivoluzionaria, fatta, per i giovani, di centri sociali. Il finale, poi, è tutto da scoprire e sarà spiazzante. “Sono qui - ha detto Rizzato - non solo come assessore, ma soprattutto come amico di Massimo. Questo incontro è la dimostrazione che quel che conta, anche nella politica, sono le persone. È per questo che siamo qui, tra varie forze politiche, a sostenere questo nuovo progetto editoriale”.

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