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Addio Albina, donna di fede

In tantissimi all'addio

Addio Albina, donna di fede

In moltissimi non hanno voluto mancare per l’ultimo saluto cristiano ad Albina Chiodin Meneghini e hanno voluto stringersi al figlio Simone e a quanti l’hanno conosciuta e amata nella sua vita intensa, fatta di disponibilità verso tutti. Gremita di fedeli la chiesa di San Lorenzo a Cavazzana di Lusia.

Albina, ha sottolineato il parroco don Enrico Schibuola nella sua omelia, “è stata una donna di grande fede fino alla fine”. Molto devota alla Madonna del Pilastrello e a San Leopoldo, è infatti legata alla guarigione miracolosa della zia Elsa Raimondi, che proprio dopo il ritorno a casa dalla benedizione dei malati, posti lungo via Santuario, per intercessione del santo è guarita da una malattia che la stava portando alla morte.

Albina non ha mai dimenticato quel miracolo familiare e avrebbe voluto che il suo funerale si celebrasse in Santuario. E invece il venerato simulacro della Madonna Nera del Pilastrello è stato portato al suo funerale e ha troneggiato sull’altare maggiore.

Il simulacro, per la prima volta nella chiesa di San Lorenzo, indossava l’abito realizzato nel 1937 dalle donne dello Jutificio, la grande azienda locale che ha occupato sino ad un migliaio di donne. A concelebrare con il Parroco, dom Luca Boldrin, monaco olivetano, priore del santuario della Madonna del Pilastrello e custode del venerato simulacro.

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