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Primo giorno per le “nuove leve”

Momenti speciali

Primo giorno per le “nuove leve”

Il Primo Levi dà il benvenuto ai nuovi studenti con “Prime leve”. Sotto un sole ancora estivo, le classi prime dell’istituto badiese hanno nei giorni scorsi preso parte alla tradizionale giornata di accoglienza “Prime leve”, svoltasi nei campi da rugby di via Martiri di Villamarzana.

“Un’occasione speciale - riflettono dalla scuola - per conoscersi, collaborare e inaugurare insieme il nuovo anno scolastico”. Dopo l’arrivo e la suddivisione nelle rispettive squadre, gli studenti si sono messi alla prova in un ricco programma di attività, organizzate a tappe; basket, frisbee, giochi con la palla, staffette e bowling hanno messo in movimento tutti, tra risate, sana competizione e tanto entusiasmo. Grande successo anche per i giochi d’acqua, che hanno permesso di rinfrescarsi nonostante il caldo. Al termine delle prove sportive, la mattinata si è chiusa con un quiz sul regolamento d’istituto: “Un modo originale e coinvolgente per ripassare insieme le regole della vita scolastica, trasformando il dovere in un momento di gioco e riflessione condivisa”.

A conclusione della giornata, il dirigente scolastico Amos Golinelli ha portato il proprio saluto agli studenti e ha preso parte alla cerimonia di premiazione, congratulandosi con i vincitori e con tutti i partecipanti per l’impegno e lo spirito di squadra dimostrato. La premiazione ha visto salire sul terzo gradino del podio la 1A Su, seguita dalla 1A Ec. Primo posto, infine per la 1B Sa.

Il professor Fabio Stevanella, coordinatore del dipartimento di scienze motorie, ha sottolineato il significato profondo dell’iniziativa: “Il nome ‘Prime leve’ nasce come gioco di parole che richiama da un lato le leve militari e dall’altro il nome della nostra scuola - ricorda - Ma oltre al titolo, ciò che conta davvero è lo spirito: si tratta di un’occasione pensata per accogliere i nuovi studenti e aiutarli a sentirsi parte integrante della comunità scolastica. Attraverso il gioco, lo sport e la collaborazione, i ragazzi imparano a conoscersi e a costruire quel senso di gruppo che li accompagnerà per tutti i cinque anni”.

Fondamentale è stato anche il contributo dei tutor delle classi superiori, che hanno affiancato i più giovani durante le attività. “Abbiamo scelto di fare i tutor perché volevamo vivere la giornata da un’altra prospettiva e dare un contributo concreto - raccontano alcuni di loro - E’ stata un’occasione importante di contatto diretto con i nuovi compagni: abbiamo condiviso esperienze, impressioni e consigli”.

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