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“Serve uno sguardo europeo”

La strada per la crescita

“Serve uno sguardo europeo”

Nei giorni scorsi si è svolta in Belgio la conferenza europea del “Rural Pact” che ha riunito circa 250 delegati da tutta Europa provenienti da istituzioni centrali e locali, imprese, società civile e mondo della ricerca. Tra i partecipanti anche il sindaco di Gaiba, Nicola Zanca, che ha guidato il gruppo di lavoro “local authorities - enti locali”.

“Come migliorare la qualità della vita nelle aree rurali? E’ la domanda a cui abbiamo cercato di rispondere - ha spiegato Zanca - affrontando i grandi temi che segnano la quotidianità dei cittadini: servizi, sanità, mobilità, attrattività, opportunità per i giovani e le famiglie, sostegno alla terza età, nuove prospettive per le imprese e formazione. Ho proposto ai delegati della commissione europea, sulla falsariga delle Zone economiche speciali per le imprese, una detassazione per i negozi e le attività commerciali di prossimità, così da garantire e rafforzare i servizi locali anche nei borghi più piccoli”.

Presente all'apertura anche Raffaele Fitto, vice presidente della commissione europea e commissario esecutivo per coesione e riforme, che Nicola Zanca ha avuto modo di incontrare: “Ho avuto l’opportunità di confrontarmi direttamente con il vice presidente Fitto, condividendo con lui la necessità di recuperare risorse fondamentali per i comuni italiani, in particolare attraverso il decreto crescita e il fondo per le piccole opere, strumenti che negli anni scorsi hanno garantito servizi di base essenziali ai cittadini e che oggi devono essere nuovamente messi a disposizione dei territori”. Uno degli esempi illustrati è stato proprio il gemellaggio tra Gaiba e Olaszfa, sviluppato insieme al sindaco ungherese Robert Fekete, presente all'evento, e reso possibile grazie ai fondi europei del programma “Town Twinning”, con attività di formazione e di visitazione dei rispettivi territori.

Zanca ha sottolineato che nelle aree rurali non servono grandi finanziamenti per essere efficaci, ma misure mirate, rapide e concrete, capaci di incidere sulla vita quotidiana delle persone: “Il futuro delle città e delle aree rurali non è separato, va costruito insieme, con scelte che mettano davvero al centro le comunità. Abbiamo bisogno di uno sguardo europeo per individuare e trasferire anche nel nostro territorio le migliori pratiche e soluzioni innovative già sperimentate con successo in altri Paesi”.

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