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ECONOMIA

Una pioggia di soldi sulla pesca

Entro il primo semestre 2026 i lavori per le vivificazione delle lagune. Coldiretti aprirà tre sportelli

Una pioggia di soldi sulla pesca

Partito ufficialmente il nuovo progetto “Pesca blu” di Coldiretti, con l’obiettivo di sostenere l’operatività delle imprese di pesca con servizi adeguati. L’intera progettualità è stata finanziata tramite il bando “Pda resilienza blu Galpa Chioggia-Delta del Po” e può contare su 43,8 milioni di euro.

Nella sede del Consorzio di bonifica Delta del Po, la presentazione. A fare i saluti e dare il benvenuto Virginia Taschini, presidente del Consorzio di bonifica Delta del Po; Alessandro Faccioli, responsabile Coldiretti Impresapesca Rovigo ha successivamente presentato il progetto che ha dato il via alla realizzazione dell’evento.

Presente l’assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari che ha sottolineato la collaborazione con le associazioni di categoria “che sono un anello indispensabile per portare avanti iniziative specifiche attraverso un dialogo continuo”. “Non è retorica - ha aggiunto - la pesca è qualcosa che permette di far vivere una comunità, assieme a valori, tradizioni, storia e identità e molto altro. Senza pesca, rimane l’abbandono. In questi cinque anni abbiamo visto di tutto: pandemia, un conflitto, morie, aumento dei costi delle materie prime e l’arrivo di specie aliene che ci hanno costretto a ritarare le nostre azioni. Quello che vorremmo tracciare con i prossimi 14 milioni stanziati per la vivificazione è un punto di partenza: questi scavi avviano una progettualità che andrà programmata in futuro, perché le lagune sono ambienti complessi che vanno manutentate con continuità. Ringrazio il Consorzio di bonifica che è tornato protagonista e non ha rimbalzato questo impegno importante dimostrando attaccamento al territorio”.

E infine un accenno al granchio: “Non sparirà se non per cause naturali, dobbiamo trovare il modo di convivere; oggi siamo in una fase di transizione tra lo smaltimento e la creazione di nuovi percorsi commerciali, ma anche l’individuazione di strumenti per la coesistenza con quella che era la molluschicoltura del Delta del Po”.

Rodolfo Laurenti direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po ha relazionato sulla vivificazione delle lagune, mostrando le cartografie di quelle che sono conosciute come ambienti di transizione. Quindi, proiettato il quadro economico dei lavori, che partiranno con la redazione di un piano morfologico che sarà una eredità per il futuro e che sarà realizzato in collaborazione con i pescatori. Il progetto prevede circa 8 milioni effettivi di lavori su sei lagune e la partenza del primo intervento dovrebbe avvenire nel primo semestre 2026.

Quindi, parola al commissario all’emergenza granchio, Enrico Caterino, che ha ribadito l’importanza della manutenzione lagune: “Vista l’incidenza del cambiamento climatico dovremo lavorare sul contenimento del granchio più che l’eradicazione, e abituarci alla convivenza. Abbiamo da subito cercato soluzioni e oggi stanno dando i primi frutti: per il momento il Veneto ha raccolto circa 1.400 tonnellate di granchio sulle duemila totali; ci sarà da potenziare il circuito commerciale e sfatare le bugie che affermano che questi carapaci sono dannosi per la salute. Un lavoro di cui ci stiamo già occupando da tempo è trovare altri punti di smaltimento, perché dei quattro previsti solo uno è stato realizzato e ringrazio il Consorzio di Scardovari per essersi fatto carico di questa eccezionalità”.

Le conclusioni sono state affidate a Carlo Salvan presidente Coldiretti Rovigo che ha spiegato “quanto sia importante saper portare le istanze nei luoghi giusti e andare alla carica con delle progettualità, per questo va mantenuto il rapporto con tutte le istituzioni e giocare ogni trattativa per mantenere gli attuali fondi destinati per il primario, visto che siamo in piena discussione di bilancio pluriennale. Come Coldiretti siamo già attivi in merito a tutti i livelli e per avere risposte dobbiamo esserci”. “La vivificazione delle lagune non è come un ponte per cui si vede la realizzazione - ha proseguito - ma è un’opera che ha una enorme valenza per il territorio e il settore pesca. E questi 14 milioni dovranno essere i primi di tanti - ha concluso il presidente di Coldiretti - ma c’è l’esigenza che le istituzioni abbiano una visione d’insieme, serve una visione a medio-lungo termine e con una determinata programmazione, che serva anche per prevenire e non solo per lavorare a livello emergenziale. E in tutto questo, come abbiamo visto sia per la cimice in agricoltura che per il granchio nella pesca, dobbiamo incentivare la ricerca la sperimentazione per avere sempre nuove soluzioni da usare”.

Saranno attivati tre sportelli, a Rosolina, Taglio di Po e Porto Tolle e si collocano nelle sedi di Coldiretti. Sarà una assistenza sia fisica che digitale.

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