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23.09.2025 - 07:00
Dai buoni acquisto ai prefabbricati in legno gratuiti per gli under 35, passando per assegni di 5 mila euro a famiglie con figli minorenni, pensionati e lavoratori in smart working: i piccoli comuni italiani moltiplicano gli incentivi pur di invertire la rotta dello spopolamento.
In Calabria, Scigliano — comune sparso della Valle del Savuto, nove centri storici e mille abitanti — mette nero su bianco l’ambizione: “l’obiettivo è un radicamento duraturo”, si legge nel bando. Come altri 88 paesi calabresi, è stato ammesso al programma regionale di contributi a fondo perduto che riconosce 5 mila euro a chi trasferisce la residenza, con priorità a famiglie con minori, smart worker e pensionati.
Il lessico dei bandi vira sul promozionale. “Ti sveglierai circondato da montagne e cieli azzurri”, promette Panettieri (Cosenza). Le condizioni però sono precise: provenienza da una città oltre i 5 mila abitanti, trasferimento entro 90 giorni e permanenza minima di 5 anni.
In Toscana, Radicondoli offre fino a 20 mila euro agli under 40 che scelgono di vivere lì. L’ultimo bando ha prodotto 22 compravendite: dopo il minimo storico di 904 residenti nel 2021, il paese è risalito a 968, riferisce il sindaco Francesco Guarguaglini.
La Provincia di Trento spinge più in alto l’asticella: fino a 100 mila euro per chi si stabilisce in borghi montani a rischio abbandono. “Accogliamo tutti, ma mi auguro anche che nessuno se ne vada”, afferma Andrea Pollo, primo cittadino di Dambel (400 abitanti in Val di Non). Le richieste finora sono cinque a Dambel e trenta a Rabbi. I benefici sono vincolati all’acquisto o alla ristrutturazione di un immobile e all’uso a canone concordato per almeno dieci anni.
Nel basso ferrarese, una trentina le domande per contributi fino a 25 mila euro destinati all’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie.
La Sardegna lega i sostegni alla natalità e al ripopolamento: 600 euro al mese fino ai cinque anni del primo figlio e 400 per il secondo, a patto di trasferirsi per almeno cinque anni in comuni sotto i 5 mila abitanti. Ollolai (Nuoro) ha affiancato anche il canale delle case a un euro.
A Penne (Pescara) l’iniziativa delle abitazioni simboliche ha scatenato l’interesse: “centinaia di chiamate e 1.700 email in una settimana, dall’Asia soprattutto”, racconta il sindaco Gilberto Petrucci. Qui si chiede soltanto la ristrutturazione entro tre anni: niente deposito cauzionale, né obbligo di residenza. Le prime tre assegnazioni sono andate a una famiglia britannica, a una cittadina olandese e a una tedesca.
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