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“E’ il miglior paese polesano”

Rino: “Siamo ben serviti, manca divertimento per i giovani”. “Il commercio resiste”

“E’ il miglior paese polesano”

San Bellino, il paese che resiste e cresce grazie alla sua comunità.

Come si vive e perché vale la pena abitare a San Bellino, più di mille abitanti nel cuore del Polesine? Per i suoi abitanti è chiaro: “C’è orgoglio ed è molto ben collegato al resto del Polesine e al capoluogo”.

Maria, con orgoglio e semplicità, lo descrive così: “E’ un paesino carino, si sta bene, ci si sposta facilmente ed è ben servito da strade e mezzi di comunicazione e soprattutto c’è molta tranquillità. Forse, sì, è il migliore in Polesine”. Un giudizio condiviso da molti, nonostante le dimensioni ridotte e i limiti di un territorio spesso percepito come periferico.

Roberto, nato e cresciuto a San Bellino, non ha dubbi: “Nonostante sia una cittadina di mille abitanti, c’è tutto. C’è tranquillità, un po’ di benessere, grazie alle piccole fabbriche e all’arrivo di Amazon. Per me vale la pena viverci”.

C’è però chi mette in evidenza alcune mancanze. Rino, ad esempio, osserva: “E’ vero, abbiamo i servizi, ma manca un po’ di divertimento per i giovani. Questo è un problema un po’ generale per i paesi piccoli”.

Lo stesso giudizio lo condivide Bruno aggiungendo che i grandi insediamenti industriali nel territorio della città ancora non riescono a dare una ricaduta economica nella vita di tutti i giorni.

Un tassello fondamentale della vita di comunità è rappresentato dai commercianti. Erica, che gestisce un negozio di alimentari con il fratello, racconta: “Manteniamo vivo il paese offrendo un servizio importante, soprattutto per gli anziani. Non è facile resistere con supermercati e ipermercati a pochi chilometri, ma ci proviamo. La nostra bottega è un presidio sociale, non solo economico”.

Luciana, pittrice, vede in San Bellino un’ispirazione continua: “E’ un paese piccolo ma accogliente, ci conosciamo tutti e c’è tanta gentilezza. Forse per questo paesaggio, per questa armonia e per il nostro Dna che qui, tanti, hanno una vena artistica”.

Anche chi viene da fuori, come Denise, arrivata dalla Romania 18 anni fa, ha trovato qui un nuovo inizio: “Siamo arrivati con la famiglia, mia figlia ha studiato qui e piano piano ci siamo abituati. Ora siamo orgogliosamente cittadini di San Bellino”.

Il decoro urbano, l’attenzione all’estetica del centro e la cura delle tradizioni sono altri punti di forza. Alessio, commerciante, sottolinea: “Il sindaco e i commercianti hanno lavorato per dare un’immagine uniforme al paese. Il commercio, però, non è come una volta, bisogna inventarsi sempre qualcosa per resistere, ma siamo soddisfatti”.

Il barbiere Andrea conferma che San Bellino non è più un paese solo di anziani: “Con le nuove fabbriche è arrivata gente giovane. Io lo vedo tutti i giorni: c’è più movimento e questo è un valore aggiunto”.

Mattia, commerciante, ha aggiunto: “San Bellino, anche grazie a nuove realtà produttive come Amazon e ad attività artigianali storiche, sta conoscendo un rinnovato fermento”.

Infine Mirella, parrucchiera da oltre 40 anni, mette in luce il vero segreto del paese: “Qui la comunità è unita, affiatata. Ci si aiuta, ci si diverte insieme. E’ questo che fa la differenza”.

San Bellino, dunque, non è soltanto un borgo che resiste, ma una realtà che si rinnova, dove lavoro e senso di comunità continuano a essere le fondamenta di un futuro possibile.

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