VOCE
lendinara
23.09.2025 - 16:00
I consiglieri comunali di minoranza, uniti, ribadiscono l’importanza di prestare attenzione alla situazione ambientale, in particolar modo riferendosi all’area dell’ex zuccherificio, di cui si è parlato anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale.
Stefano Borile, con i colleghi Sergio Manzon, Valentina Travaglini Boldrin, Moreno Ferrari e Anna Voltan, ieri sera ha tracciato la linea: “L’amministrazione Zeggio mostra - attaccano - di non avere il controllo di quello che sta accadendo. Probabilmente non hanno una buona conoscenza di ciò che arriva in consiglio e ogni volta che noi facciamo notare che ci sono dei documenti alla base delle decisioni, la maggioranza cade nell’equivoco e nell’interpretazione personale. L’ultimo esempio è la questione dell’ex zuccherificio: l’amministrazione crede che il diritto di informazione sia un optional per il cittadino e, fatto ancora più grave, per i consiglieri comunali”.
Il riferimento è all’inserimento dell’area nella variante 7 al piano degli interventi, in discussione nel corso della recente seduta dell’aula: “Come consiglieri ci eravamo informati nell’estate del 2024 e ci era stato detto che nessun progetto e nessuna iniziativa c’era nell’area, in realtà era già stato presentato a maggio”.
Nell’ultima seduta del consiglio comunale si è inoltre parlato, con una mozione presentata proprio da Borile, del vincolo boschivo nell’area. “A novembre del 2019 la Regione scrive che è compito del Comune inserire il vincolo boschivo, ma di questa Pec non si sente più niente. Come comune siamo stati omissivi nel non inserirlo negli strumenti. Lo stesso ufficio tecnico ci ha detto di non poter delimitare il vincolo e di non essere in grado di metterlo su una mappa. Ora il vincolo c’è fra i documenti della variante ma va a inficiare quasi tutta l’area e sarebbe più grande di quanto in realtà è. Nessuno ha fatto un verbale di uscita. Lo scopo della mozione era dire all’ufficio di uscire e delimitare con le misure corrette”.
Il consigliere Ferrari ha aggiunto: “Il problema vero è che abbiamo una situazione ambientale di tipo inquinante. Che senso ha portare container da Vicenza a Lendinara e poi a Verona? O agiamo insieme per il bene dei cittadini o che ci dicano che prima vengono gli industriali e poi forse veniamo anche noi con la nostra pelle”. Travaglini Boldrin chiude con un appello ai cittadini: “Continuiamo tutti a interessarci di quello che accade nel nostro territorio. Informiamoci, perché quello che accade in consiglio ricade sulle nostre vite”.
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