VOCE
LA STORIA
23.09.2025 - 12:00
La giunta comunale ha espresso parere positivo al conferimento di una benemerenza al merito civile per Vincenzo Alberti, padre del ministro Elisabetta Alberti Casellati, per la propria attività di sostegno alla Resistenza, nel periodo 1943-45.
La delibera, approvata dalla giunta giovedì scorso, arriva su richiesta della prefettura, che ha contestualmente trasmesso al Comune il parere favorevole alla proposta di onorificenza già espresso dal ministero dell’Interno. La legge, infatti, prevede che le azioni per le quali può essere concessa la ricompensa al merito civile deve risultare da un’apposita deliberazione di giunta del luogo in cui sono avvenuti i fatti.
E Vincenzo Alberti, dirigente generale di pubblica sicurezza, classe 1913, nato a Brancaleone Marina, in provincia di Reggio Calabria, ha dato il proprio apporto alla causa del Comitato di liberazione nazionale proprio da Rovigo. Già sottotenente dei carabinieri, in servizio a Udine della divisione Alpina Julia, all’indomani dell’8 settembre iniziò a distribuire le armi in dotazione al reparto ai carabinieri e ai partigiani del luogo. Rientrato a Rovigo, dove già dall’aprile 1942 ricopriva la qualifica di volontario vicecommissario aggiunto nella regia questura, ripresa la propria posizione, in accordo con il Cln, per “meglio servire la causa dei patrioti”.
In qualità di responsabile dell’ufficio politico, infatti, poteva avere accesso a informazioni preziose per la Resistenza, riuscendo a vanificare vaste azioni repressive dell’Rsi, evitando arresti degli antifascisti e rastrellamenti di partigiani, e curando i rapporti tra i comitati comunali e provinciali del Cln, e tra quest’ultimo e il provinciale di Padova. In questura, Alberti raccolse un gruppo di collaboratori fidati, arrivando a contare circa 100 elementi di ausiliari di polizia messi al servizio della Resistenza. Venne però arrestato e denunciato al Tribunale speciale della Rsi la vigilia del Natale 1944 con l’accusa di aver favorito l’evasione di un propagandista del Cln che era stato arrestato dalla Gnr, aiutandone poi la fuga. Accuse che avrebbero potuto portarlo alla pena di morte. In carcere venne torturato e seviziato, tenendo però - si legge nei documenti ufficiali dell’epoca - “un contegno fermissimo e degno del più alto elogio”.
Il 25 aprile venne liberato, ponendosi a capo dei detenuti politici e degli agenti ausiliari per rendere inoffensive le ultime forze di occupazione in città e organizzare servizi di vigilanza per impedire devastazioni e saccheggi da parte dei fascirsti in fuga e dei nazisti in ripiegamento. Il giorno dopo, su designazione del Cln e con l’ok del comando Alleato, venne nominato vicequestore con funzioni di dirigente dell’ufficio politico della questura. Venne poi insignito del “Patriot certificate” e, nel 1962, dell’onorificenza di cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica per essere poi nominato commendatore nel 1976. Le sue azioni “costituiscono motivo di grande orgoglio per la polizia di Stato - scrive il ministero dell’Interno - e dimostrò luminoso senso di responsabilità, encomiabile zelo e notevoli capacità professionali”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE