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veneto
23.09.2025 - 06:58
La polizia ha arrestato due uomini di 43 anni, entrambi originari della provincia di Venezia e residenti in un campo nomadi a Padova, sorpresi dopo un furto ai danni di una donna in via Vigonovese a Padova. Insieme a loro sono stati denunciati i figli di uno dei due, di 18 e 22 anni, presenti al momento del colpo.
I due arrestati, già noti alla Squadra Mobile come soggetti specializzati nei furti su autovetture, sono ritenuti responsabili anche di altri episodi simili verificatisi nelle ultime settimane a Padova e nell’hinterland. L’attenzione degli investigatori si era concentrata su una Bmw grigia, ritenuta in uso al gruppo. Mercoledì sera l’auto è stata intercettata con quattro persone a bordo mentre percorreva lentamente diverse strade, soffermandosi nei pressi di parcheggi e zone isolate.
In via Vigonovese, uno degli individui è sceso dal mezzo e ha aperto lo sportello passeggero di una Mercedes ferma nei pressi di un ristorante, approfittando della distrazione della conducente, impegnata al telefono. In pochi secondi ha sottratto la borsa appoggiata sul sedile ed è risalito in auto. La fuga è stata interrotta da una pattuglia che ha bloccato il veicolo. I due giovani seduti dietro hanno tentato di scappare a piedi, ma sono stati raggiunti e fermati dopo un inseguimento di oltre un chilometro.
All’interno della Bmw gli agenti hanno recuperato la borsa della vittima, contenente circa 1.000 euro in contanti e documenti appartenenti a una cittadina cinese. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti arnesi da scasso, martelletti frangi vetro, torce, guanti, mascherine e passamontagna, materiale ritenuto utile per compiere i furti.
Gli investigatori stanno collegando il gruppo anche ad altri episodi recenti: il 10 settembre, in corso Stati Uniti, era stata rubata una borsa con 20.000 euro in contanti, mentre il 12 settembre, nell’area di servizio Limenella, un turista olandese aveva denunciato il furto di uno zaino con macchina fotografica ed effetti personali.
I due 43enni sono stati arrestati in flagranza e condotti al carcere di Padova. Il giudice, dopo la convalida, ha disposto nei loro confronti la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di uscire nelle ore notturne. I figli sono stati denunciati per furto aggravato in concorso. Le indagini proseguono per verificare la loro responsabilità in altri colpi messi a segno nel territorio padovano.
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