VOCE
SICUREZZA
23.09.2025 - 21:31
Il terzo turno della polizia locale, che ancora non è stato istituito ma è già stato bocciato dalle sigle sindacali della funzione pubblica, diventa un caso politico. Sì, perché il capogruppo di Rovigo si ama Federico Frigato è arrivato a chiedere le dimissioni dell’assessore Michele Aretusini. Quest’ultimo, però, tira dritto e insieme al sindaco Valeria Cittadin ribadisce la volontà della giunta: il turno serale si deve fare perché “è un invito fatto in maniera importante anche dalle altre forze dell’ordine, non solo dopo gli ultimi fatti estivi - dice l’assessore - ma è da anni che se ne parla. Su questo siamo indietro di 20 anni, a quest’ora dovremmo essere qui a parlare addirittura di quarto turno”. Il riferimento di Aretusini è al turno notturno, quello che dovrebbe svolgersi dopo la mezzanotte. Ma il carico da 90 arriva direttamente dal sindaco Cittadin che senza troppi giri di parole afferma: “Fare l’agente di polizia locale non è come fare l’impiegato amministrativo. E, quindi, ci sta che vengano previste nell’orario di lavoro altre turnazioni oltre al servizio giornaliero”.
Dal canto suo, il capogruppo Frigato usa parole al vetriolo: “L’assessore alla polizia locale deve dimettersi. Di fronte ad una presa di posizione seria e pacata delle Rsu e dei sindacati uniti, risponde con toni intimidatori e recriminazioni fumose, con l’unico scopo di nascondere la sua incapacità e quella della giunta nella gestione della polizia locale”. Poi l’affondo alla giunta: “All’assessore ed al sindaco non interessano i risultati ma contano gli annunci. Questo hanno fatto con la delibera di attivazione del terzo turno: una spunta verde e problema risolto. Ma non basta un selfie per attivare un servizio. Purtroppo, infatti, dietro al documento di indirizzo non c’è nulla. Il vuoto. Per loro non serve confrontarsi con i dipendenti”. Un altro aspetto che Frigato evidenzia riguarda “il passaggio del comunicato sindacale nel quale si ‘denuncia’ come ‘già allo stato attuale, permangono problemi organizzativi nella copertura del servizio ordinario e della catena di comando, aggravati dalle intromissioni operative della parte politica’. Gravissimo! Come gravissimi ed arroganti sono i toni utilizzati, irrispettosi non solo dei lavoratori, ma in primo luogo delle persone”.
Per Cittadin e Aretusini, invece, il dialogo con i sindacati c’è stato: “Abbiamo previsto un tavolo di confronto con le Rsu e i sindacati - sottolinea Cittadin - che, attenzione, non è un tavolo di contrattazione. Il confronto non prevede alcuna firma: è un passaggio etico che si fa con i sindacati”. Le riunioni sul tema del terzo turno sono state due: “Una si è tenuta nella stessa giornata in cui poi la giunta ha deliberato l’atto di indirizzo, l’altra era stata precedente. In entrambi i vertici abbiamo spiegato le nostre motivazioni”. E martedì mattina è arrivata alla giunta la richiesta di un ulteriore nuovo incontro. Aretusini, a questo punto, ricorda che “abbiamo 38 agenti in organico e una graduatoria di 14 nomi dalla quale attingere. 14 in graduatoria, su 120 domande pervenute al concorso, non ci sono mai state”.
Per rafforzare l’organico, è prevista l’assunzione di un nuovo agente, altri due saranno assunti in sostituzione di due persone temporaneamente fuori servizio, infine l’assunzione di una figura a tempo determinato. “Partiamo con quattro innesti - conclude l’assessore - poi c’è il tema delle competenze che stiamo rivedendo per sgravare il personale da alcuni compiti come la gestione dei permessi. In qualsiasi caso il turno serale era previsto dal regolamento approvato dal consiglio. E’ previsto che gli agenti in turno siano almeno due, dunque per il terzo turno il personale c’è. Stiamo anche andando nella direzione del 5 per 7, che era una richiesta dei lavoratori. Significa che gli agenti che faranno il terzo turno avranno due giorni di riposo su sette. L’indennità è oggetto di contrattazione ma noi abbiamo già anticipato la disponibilità che sul tavolo di contrattazione ci siano le risorse per l’indennità di servizio esterno fino a 15 euro, dato che negli ultimi anni è stata portata da uno a sei euro”. Alla luce di tutto questo, Cittadin conclude con un invito: “Da ex sindacalista lo dico ai sindacati confederali che dovrebbero supportarci e mi auguro che lo facciano: penso che questo faccia parte delle regole del gioco”.
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