VOCE
l'annuncio
23.09.2025 - 17:51
Torna l’autunno e tornano le ordinanze antismog, in vigore dal primo di ottobre fino al 30 di aprile. A Rovigo ancora non è stata ancora firmata, ma, come di consueto, secondo quanto previsto dall’Accordo di bacino padano e dal piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera, prevederà limitazioni alla circolazione dei veicoli ritenuti più inquinanti a seconda delle concentrazioni di Pm10, così come a impianti di riscaldamento, accensione di fuochi all’aperto e spandimento di liquami zootecnici.
Come di consueto sarà Arpav ad emettere i bollettini sulla base dei quali saranno modulati i divieti: con livello di allerta 0, il “semaforo verde”, ovvero in assenza di sforamenti del limite di 50microgrammi per metrocubo rilevati per più giorni consecutivi dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni festivi infrasettimanali, dalle 8.30 alle 18.30, si fermano le auto alimentate a benzina e omologate Euro 0 e Euro 1, le auto diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, ed Euro 4, ciclomotori e motoveicoli L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e non omologati Euro 1; nel caso di allerta arancione, dopo quattro giorni consecutivi di superamento del limite, così come con allerta rossa, dopo dieci giorni di sforamenti, il divieto si estende dal lunedì alla domenica, inclusi i giorni festivi infrasettimanali, dalle 8.30 alle 18.30, e riguarderà anche le auto a benzina Euro 2, le diesel Euro 5 e ciclomotori e motoveicoli non omologati Euro 2. Esenti dal divieto, tra gli altri, i motori elettrici o ibridi, Gpl o metano, veicoli al servizio di portatori di handicap muniti di contrassegno. Tra le viarie misure, anche quella che impone che le temperature nelle abitazioni e negli uffici non superino i 19 gradi, con una tolleranza di massimo 2 gradi in più e, nel caso di allerta arancione o rossa, i 18 gradi. Vietato poi il riscaldamento a legna, pellet o cippato, combustioni all’aperto di materiale vegetale ed i falò.
E’ slittato, invece, al primo ottobre 2026 il blocco della circolazione dei veicoli commerciali e delle autovetture ad alimentazione diesel di categoria Euro 5, come inizialmente previsto dalle normative in vigore. Lo ha previsto la delibera della Giunta regionale, approvata il 2 settembre su proposta dell’assessore all’Ambiente Giampaolo Bottacin, in recepimento di quanto disposto dalla legge nazionale 105 del 18 luglio 2025.
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