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CRONACA

Palestina, chi la riconosce?

Francia, UK e Canada si uniscono a 147 Paesi

Palestina, chi la riconosce?

La questione del riconoscimento della Palestina come stato sovrano divide da decenni la comunità internazionale. Attualmente, 161 dei 193 stati membri delle Nazioni Unite hanno manifestato l’intenzione di riconoscere la Palestina, quasi l’83% della comunità globale, nonostante il controllo israeliano sui territori rivendicati di Cisgiordania e Striscia di Gaza.

A settembre 2025, il processo diplomatico ha raggiunto un momento cruciale: Australia, Canada e Regno Unito hanno annunciato il loro sostegno ufficiale alla Palestina, entrando in un gruppo di paesi occidentali che finora si erano mostrati più cauti. L’iniziativa rientra in una campagna diplomatica iniziata mesi fa e guidata dalla Francia di Emmanuel Macron in collaborazione con l’Arabia Saudita, con l’obiettivo di rafforzare il riconoscimento della Palestina all’interno dell’ONU.

Da luglio 2025, dieci paesi europei e occidentali hanno formalizzato il riconoscimento: Francia, Australia, Canada, Regno Unito, Andorra, Belgio, Lussemburgo, Portogallo, Malta e San Marino. Questa svolta diplomatica è stata favorita dalla conferenza saudo-francese di luglio, che ha prodotto la Dichiarazione di New York, adottata dall’Assemblea generale dell’ONU con 142 voti favorevoli. Il documento delinea una road map vincolante per una soluzione a due stati, il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e la creazione di uno stato palestinese stabile e sicuro.

Italia e Germania mantengono una posizione più cauta: pur avendo votato a favore della Dichiarazione di New York, non hanno ancora formalizzato il riconoscimento della Palestina. La premier italiana, Giorgia Meloni, ha spiegato che riconoscere la Palestina "senza che esista uno stato palestinese" sarebbe "controproducente", pur sostenendo la soluzione a due stati.

La storia del riconoscimento internazionale mostra un percorso lungo e variegato: dal riconoscimento immediato da parte dell’Algeria nel 1988, passando per molti paesi del Medio Oriente, Africa, Asia, America Latina e blocco sovietico, fino a un’accelerazione negli ultimi anni. Tra i membri del G20, dieci paesi hanno già riconosciuto la Palestina, mentre nove, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Italia e Francia, mantengono una posizione condizionata, richiedendo negoziati diretti con Israele.

L’Europa rimane il continente più diviso: gli stati dell’ex blocco sovietico avevano riconosciuto la Palestina fin dal 1988, mentre gran parte dell’Europa occidentale ha mostrato resistenze fino agli eventi del 2023-2024, quando l’escalation del conflitto israelo-palestinese ha portato a una serie di nuovi riconoscimenti, tra cui Norvegia, Irlanda, Spagna e Slovenia. La strategia francese mira a coordinare ulteriori riconoscimenti europei, esercitando pressione diplomatica per spingere verso una soluzione definitiva del conflitto, nonostante le opposizioni di Stati Uniti e Israele, che condannano le mosse come “premio al terrorismo” e minacciano contromisure nella Cisgiordania.

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