"La picchiava e la abusava": condannato a sei anni

Una condanna a sei anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale, ossia di un “anticipo” sul risarcimento definitivo, da quantificare in altra sede, di 10mila euro.ù

Questa la sentenza che i giudici del Tribunale di Rovigo hanno pronunciato a carico di un 50enne del Mediopolesine, per fatti che si sarebbero verificati tra la nostra provincia e la Bassa Padovana, tra il 2023 e il 2024. L’accusa principale era quella di violenza sessuale, per le violente aggressioni alle quali l’uomo avrebbe sottoposto l’allora compagna, quando questa rifiutava di praticargli sesso orale o di avere rapporti anali.

In questi frangenti, il 50enne avrebbe reagito in una occasione con un pugno, scaraventando poi la donna giù dalle scale, mentre un altro episodio ancora lo avrebbe visto buttarla a terra. In un’altra circostanza avrebbe cercato di forzarla a un rapporto orale e di prenderla con la forza, costringendola comunque a subire atti sessuali.

Veniva poi contestato anche lo stalking, per la condotta che l’uomo avrebbe tenuto dopo la decisione della compagna di chiudere la relazione. Questo il quadro accusatorio a carico dell’imputato, nel processo di primo grado che, come detto, lo ha visto incassare una condanna a sei anni di reclusione.

Si tratta, comunque, doveroso, precisarlo, di una sentenza di primo grado. Questo significa che, una volta lette le motivazioni dei giudici, ossia le ragioni che stanno alla base del dispositivo di sentenza letto, sarà possibile, per l’imputato, di concerto con il difensore, proporre Appello, così da portare a un processo di secondo grado.