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CRONACA

Attacco alla Flotilla: droni e granate

Roma valuta zona cuscinetto

Attacco alla Flotilla: droni e granate

Un report dell’intelligence italiana prova a fare luce sugli attacchi alla Global Sumud Flotilla. Secondo il dossier, un motoscafo sospetto in acque internazionali avrebbe utilizzato droni di piccole dimensioni per lanciare granate stordenti e bombe sonore, ordigni non letali ma comunque capaci di ferire.

Il governo italiano sta valutando la creazione di una zona cuscinetto, un filtro navale con l’Italia in prima linea, per proteggere la Flotilla da possibili aggressioni, mentre il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani cerca una mediazione diplomatica anche con il Vaticano, al momento rifiutata.

Il report dei servizi segreti

L’Italia ha inviato una nave militare a tutela della Flotilla, ma, come spiegato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, la protezione non potrà estendersi una volta che la GSF lascerà le acque internazionali. Gli attentati con i droni sono sotto la lente degli 007 italiani, nonostante le difficoltà nei rapporti con i colleghi israeliani, poco propensi a condividere informazioni sulle loro operazioni.

Droni e granate stordenti

Il dossier segnala droni con gittata limitata, probabilmente lanciati da un motoscafo in acque internazionali. I droni hanno colpito tre imbarcazioni, tra cui la Zefiro, che ha perso lo strallo di prua. Gli attacchi dell’8 e 9 settembre al porto di Sidi Bou Said hanno seguito lo stesso schema, suggerendo una strategia di intimidazione e danno mirata alla Flotilla.

La zona cuscinetto

Roma propone la creazione di un filtro navale vicino a Gaza, insieme ad altri paesi europei, per evitare incidenti e proteggere vite umane. L’intelligence avverte però che nuovi raid con droni potrebbero verificarsi prima dell’arrivo della Flotilla davanti alle acque israeliane.

Mediazione italiana

Tajani sottolinea che forzare il blocco navale israeliano è altamente sconsigliato. L’obiettivo è portare aiuti umanitari a Gaza in sicurezza, evitando rischi sia per i militanti della Flotilla sia per i militari italiani presenti.

Aiuto civile, non militare

La missione italiana è chiara: assistenza civile e protezione, senza alcuna azione militare offensiva. La Farnesina segue la missione passo passo, pronta a riportare a casa chiunque lo richieda.

Collaborazione internazionale

Tajani ha confermato i contatti con Belgio e Francia per la protezione dei loro cittadini, e ha invitato tutti i partiti italiani a moderare i toni evitando polemiche e responsabilizzazioni indebite del governo.

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