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Si indaga su quelle mitragliatrici

“L’ipotesi di reato è omessa custodia di armi da guerra”. Ieri atti e documenti in Procura

Si indaga su quelle mitragliatrici

Omessa custodia di armi da guerra. E’ questa l’ipotesi di reato per il quale la Guardia di finanza di Rovigo sta indagando sul ritrovamento delle due mitragliatrici avvenuto mercoledì scorso in un deposito dei Cantieri navali Vitoria di Adria. Ieri sono stati depositati atti e documenti alla Procura della Repubblica di Rovigo relativi al sequestro delle armi e a quanto dichiarato dai magazzinieri. Pare infatti che siano stati loro a ritrovare la cassa con dentro le mitragliatrici la cui destinazione era di essere installate su due imbarcazioni destinate alla marina militare dell’Oman, lo Stato del sud della penisola araba con il quale i cantieri navali Vittoria intrattenevano rapporti commerciali.

Le indagini sono in corso per chiarire tutti gli aspetti della vicenda, molto singolare. A partire dal perché le due mitragliatrici sono rimaste per anni (la data di fabbricazione è il 2019, prodotte dalla ditta Oto Melara) all’interno di una cassa stoccata in un magazzino dei cantieri senza essere stata, almeno così sembra, inventariata. Una cassa depositata su una scaffalatura di un’ala di un magazzino del cantiere. Da una prima ricostruzione pare che le due casse con le mitragliatrici siano state ritrovate da alcuni magazzinieri i quali hanno poi avvisato la dirigenza del cantiere, che a sua volta ha informato la Guardia di finanza. Sul posto, però, si trovava già un inviato e due operatori, di Report, la trasmissione Rai condotta da Sigfrido Ranucci, al cantiere navale per un servizio. Anche questa una coincidenza curiosa. E’ stato poi lo stesso Ranucci, tramite un suo post, a rendere pubblico il ritrovamento.

I due mitragliatori erano privi di munizionamento, ma si tratta comunque di armi da guerra la cui mancata custodia configura una fattispecie penale. Per ora non risultano persone iscritte sul registro degli indagati, ma solo l’ipotesi di reato per la quale si indaga.

Mercoledì pomeriggio l’ad di Cnv (Cantieri navali Vittoria, società che ha rilevato la precedente proprietà), Francesco Maria Tucillo, si era detto “a disposizione della polizia giudiziaria per una piena collaborazione”. Nei prossimi giorni, quindi, è probabile che la Finanza di Rovigo senta sia la vecchia che la nuova proprietà dei cantieri. Da ricostruire, dunque, tutti i passaggi che hanno portato le armi al cantiere, e poi come sia stato possibile abbandonarle su uno scaffale.

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