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IL CASO

Pelle di orso nel parco giochi

L'oscena scoperta

Pelle di orso nel parco giochi

Con una breve nota, la Provincia autonoma di Trento ha comunicato che la mattina del 25 settembre la pelle di un giovane orso è stata ritrovata nel parco giochi di Fondo, nel Comune di Borgo d’Anaunia, a ridosso del cimitero.

A individuarla sono stati alcuni addetti alla manutenzione del verde, che hanno avvisato la polizia locale dell’Alta Val di Non. Sul posto è intervenuto anche il Corpo forestale del Trentino, che ha recuperato i resti e prelevato campioni biologici per le analisi genetiche. Il materiale sarà esaminato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie; le indagini sono affidate al Corpo forestale.

Nella stessa mattinata si è verificato un altro episodio: un’auto ha urtato due cuccioli di orso nei pressi di San Lorenzo in Banale, lungo la strada per la Val d’Ambiez. I piccoli sarebbero comparsi all’improvviso sulla carreggiata, rendendo inevitabile l’impatto, e poi si sono allontanati nel bosco. Il personale forestale, supportato dal nucleo cinofilo, ha effettuato un sopralluogo nell’area; al momento non ci sono aggiornamenti sulle loro condizioni.

Immediata la reazione dell’Enpa, che esprime forte preoccupazione per lo stato della popolazione ursina in Trentino e chiede chiarimenti alla Provincia sia sul ritrovamento della pelle nel parco giochi sia sulla sorte dei due cuccioli investiti. L’associazione domanda risposte rapide e trasparenti.

Annamaria Procacci, responsabile dell’Ufficio fauna selvatica di Enpa, rinnova le richieste di interventi strutturali a tutela dei grandi carnivori: apertura di corridoi ecologici per favorire la dispersione degli orsi e realizzazione di sottopassi o opere simili per mitigare la frammentazione del territorio, una delle principali cause di rischio per la fauna in movimento.

Enpa annuncia inoltre che solleciterà i parlamentari di ogni schieramento a sostenere, nella legge di bilancio, un emendamento con coperture dedicate per finanziare tali opere. Secondo l’associazione, servono subito azioni concrete a favore della biodiversità, perché il prezzo pagato finora è già troppo elevato.

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