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ROVIGO

Don Bosco, resta solo il teatro

Nuova asta: 7mila metri quadrati a 251mila euro. Per l’ex Enaip la Provincia ha perso l’occasione

Don Bosco, resta solo il teatro

Un cinema-teatro della superficie complessiva di oltre 3.252 metri quadrati e altri 3.502 su tre piani che comprendono un centro servizi con aule, uffici, bar, ristorante, cappella e sagrestia: quasi 7mila metri quadrati in una zona strategica della città ormai in vendita al prezzo di un bilocale. L’asta, o meglio, la vendita telematica con modalità sincrona mista senza incanto, che si terrà il prossimo 12 novembre alle 9, parte da un’offerta a base d’asta di 335mila euro, ma l’offerta minima è fissata a 251.250. Per un bene che, da perizia, era stimato in 3,91 milioni.

Non è più in vendita, invece l’altro lotto, che comprendeva gli spazi un tempo occupati dall’Enaip, con aule, servizi e laboratori per circa 2.816 metri quadri oltre ad una superficie di circa 2.358 per il sedime dei fabbricati e la quota dell’area di pertinenza, che partiva invece da un’offerta minima di appena 168mila euro a fronte di un valore peritale di 1,68 milioni. Proprio su questo spazio si innesta una storia che purtroppo non ha avuto un epilogo lieto, almeno per la Provincia di Rovigo, che si era mossa ipotizzando un’operazione lungimirante che avrebbe potuto innescare un domino virtuoso in città. Andiamo con ordine: nell’estate 2024 l’Enaip ha lasciato il Don Bosco, già da tempo all’asta, traslocando al Censer.

Proprio in quel momento sono partiti i lavori, per i quali è stato ottenuto un finanziamento da 1,6 milioni, di messa in sicurezza e di ristrutturazione della sede Roccati del liceo Celio - Roccati di via Carducci. Durante i lavori è saltato fuori l’amianto. Dovendo spostare circa 400 fra studenti, professori e personale del liceo, la Provincia ha giustamente pensato di sfruttare gli spazi appena lasciati dall’Enaip con un contratto di locazione con l’avvocato Rita Dainese, custode giudiziario nella procedura esecutiva. Inizialmente il contratto era stato di 8 mesi, da luglio a marzo, data dell’asta.

Poi è stato prorogato fino a novembre, data ipotetica della nuova asta. Proprio in questi giorni la Provincia ha versato i 3.660 del canone di settembre. Intanto, la nuova asta non è bandita. Perché, appunto, qualcuno avrebbe colto l’occasione sulla quale aveva fatto un pensierino la Provincia stessa, grazie alla liquidità che aveva per la chiusura dell’annosa partita dei derivati. E se il privato sembra aver aperto alla possibilità di prolungare il contratto di affitto fino alla fine dell’anno scolastico, visto il prolungarsi dei lavori al Roccati, è naufragata l’ipotesi che avrebbe permesso di portare in mani pubbliche uno spazio più che interessante, a un passo dalla stazione ferroviaria e dalla stazione delle corriere e davanti alla sede della polizia locale e dei servizi sociali di Rovigo.

Che poteva essere usato per le scuole, ma anche come sede di servizi o uffici. Fra l’altro, il Comando provinciale dei carabinieri di via Silvestri ha manifestato da tempo il proprio interesse su Palazzo Campo, che sorge a fianco e che è un’altra delle sedi “temporanee” dello stesso liceo Celio-Roccati, insieme a quella di via De Gasperi. Gli incastri sembravano perfetti e la strada è stata seguita per qualche tempo, incontrando però una fredda risposta da parte della dirigente scolastica del Celio - Roccati che ha evidenziato l’assenza di ascensori nell’ex Enaip. Questo sembra aver interrotto la trattativa e così l’opportunità è sfumata.

Resta quindi in vendita solo l’ultimo lotto di quello che un tempo era il Centro Don Bosco, finito in vendita dopo il doloroso fallimento della Fondazione Don Bosco, alla quale faceva capo un vero e proprio ben di Dio che comprendeva anche l’ex campo del Duomo, acquistato per 225mila euro dalla Cathedral srls, e la scuola Sichirollo, “riacquistata” dall’omonima Fondazione.

Per quanto riguarda il Don Bosco, la grande struttura di viale Marconi, era stata divisa in tre lotti. Il centro sportivo, polivalente per tennis, padel, calcetto, beach tennis, beach volley e beach soccer, per 8.231 metri quadrati a un’offerta minima è 441.750 rispetto ad una base d'asta di 589mila e ad un valore da perizia di 2,24 milioni, è stato il primo ad essere acquistato, dalla NoWay, la società che già ne aveva la gestione. Ora anche l’ex Enaip sembra aver trovato un nuovo proprietario. E il teatro? Per il pubblico potrebbe sempre essere un’occasione.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    28 Settembre 2025 - 08:52

    ma chi sono gli utenti che andranno a teatrio??

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