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VENETO

Giocano a pallone, multati i ragazzini

Le famiglie di Murano scrivono al sindaco

50 euro di multa a testa per aver giocato

Quattordici genitori, all’isola di Murano, hanno ricevuto una convocazione alla stazione dei Carabinieri locali, con sanzioni da 50 euro ciascuna, per aver consentito ai propri figli, di età compresa tra i 12 e i 13 anni, di disputare una partita di calcio in un’area pubblica.

 L’episodio si è verificato il 12 settembre, quando i militari sono intervenuti a seguito di denunce da parte di residenti, identificando i giovani per aver generato disturbo alla quiete. Il regolamento di polizia urbana del Comune di Venezia proibisce espressamente attività come il gioco con la palla che possano causare pericoli, danni o molestie, limitando tali pratiche a bambini fino agli 11 anni in zone e orari specifici.


La vicenda è arrivato fino in aula, dove l’insegnante di italiano Deborah Morfino, ha convertito la delusione degli alunni in un esercizio di educazione civica. Dieci dei suoi diciotto studenti, tra i multati, hanno manifestato forte indignazione, spingendo la docente a organizzare una lettera collettiva indirizzata al sindaco Luigi Brugnaro. Nelle righe, i ragazzi hanno espresso il loro sconforto: “Cosa dovremmo fare per passare il tempo come si faceva una volta?”. Un altro ha sottolineato: “Invece di multare dei bambini che vogliono solo giocare pensate a problemi più gravi come i borseggiatori, i padroni dei cani che non raccolgono i bisogni, i vandali che distruggono le nostre città”. La frustrazione emerge anche in esclamazioni come: “Col telefono no, col pallone no, giocando no, è una vergogna!”.


Oltre alle lamentele, gli studenti hanno avanzato suggerimenti pratici per rendere Murano più ospitale. Hanno chiesto di elevare il limite di età per il gioco a pallone da 12 a 15-17 anni, reclamando spazi liberi da restrizioni. Una studentessa ha scritto: “Ci servirebbero più spazi dove poter giocare liberamente senza limiti di età”, mentre un compagno ha notato un’incongruenza: “L’anno scorso in campo si allenavano i ragazzi del Venezia Calcio. Perché loro sì e noi no?“. Sul caso è intervenuto, infine, il sindaco, che ha promesso di incontrare giovedì i genitori dei ragazzini.

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Commenti all'articolo

  • Damy84

    29 Settembre 2025 - 00:10

    Mi chiedo cosa aspetti l'amministrazione comunale o comunque chi di dovere a fare qualcosa per evitare ulteriori incidenti in questa zona.....non è il primo e non sarà l'ultimo purtroppo

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