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Imu: incassi schizzati alle stelle

Rovigo fa la parte del leone, Porto Viro supera Adria. In 11 sopra il milione. Bosaro e Melara frenano

Imu: incassi schizzati alle stelle

Per l’Imu è stato un anno record. Stando a un’elaborazione condotta da Centro studi enti locali basata sui dati della banca-dati Siope+ del ministero dell’economia, l’imposta municipale ha portato nelle casse dei Comuni polesani la bellezza di 57 milioni 772mila euro, la cifra più alta dell’ultimo quinquennio.

Il confronto con gli anni precedenti è inequivocabile: dopo i 44 milioni di euro del 2020, il gettito era cresciuto a 46,2 milioni di euro nel 2021 e a 47,3 milioni nel 2022, per poi registrare un leggero calo nel 2023 (43 milioni di euro). Nel 2024, invece, la curva si è impennata raggiungendo i 57,7 milioni, con un incremento di quasi 15 milioni di euro rispetto all’anno precedente, pari a una crescita del 34%, abbondantemente più alta di quella registrata su base nazionale che si è “fermata” al 18%, passando da 14,37 a 16,9 miliardi di euro.

A livello nazionale, il gettito da Imu vede l’Italia nord-occidentale confermarsi in testa alel riscossioni con 5,24 miliardi di euro, seguita dall’Italia centrale con 3,83 miliardi, quindi il nostro Nordest con 3,74 miliardi, l’Italia meridionale con 2,79 miliardi e l’Italia insulare con 1,29 miliardi. Guardando solo al Veneto, peri l 2024 gli incassi dei Comuini ammontano complessivamente a un miliardo 370 milioni di euro (il Polesine rappresenta il 4,2% del totale), mentre negli ultimi cinque anni sono stati riscossi 5 miliardi e 889 milioni di euro (il 4% in provincia di Rovigo).

L’analisi della serie storica 2020-2024 evidenzia comunque come il 2024 rappresenti non solo un punto di massimo, ma anche il momento in cui si è consolidata una ripresa robusta dopo l’arretramento dell’anno precedente. Nei cinque anni osservati, i Comuni polesani, tutti assieme, hanno incassato quasi 238 milioni e mezzo di euro, di media poco più di un migliaio di euro per abitante nell’arco del quinquennio.

A livello comunale, gli incassi più alti sono quelli del Comune di Rovigo, che ha riscosso 54 milioni e mezzo di euro in cinque anni: 12,8 milioni soltanto nel 2024, contro i 9,1 dell’anno precedente, con un aumento del gettito del 40%. Al secondo posto per gettito 2024, in provincia, c’è Porto Viro, che sopravanza, seppur di poco, Adria, che pure ha più abitanti: 4 milioni e 93mila euro incassati dalla città deltina, 4 milioni e 65mila per quella etrusca, con la turistica Rosolina al quarto posto a 4 milioni e 45mila euro. Una graduatoria che cambia in sede storica: Adria, infatti, ha incassato di più nell’arco del triennio, con 17,5 milioni complessivi, “lasciando” Porto Viro a quota 16,4, e Rosolina a 15,3. Rosolina, però, guida la classifica degli “aumenti”, dato che è passata da un gettito di poco più di 2,5 milioni di euro nel 2023 a oltre 4 milioni nel 2024, con un surplus del 56%; Adria ha incassato il 37% in più rispetto all’anno prima, mentre a Porto Viro il gettito è cresciuto del 21% (segno che il “sorpasso” ai danni di Adria era avvenuto già nel 2023).

La graduatoria prosegue con Occhiobello, che nell’ultimo anno ha incassato 3,7 milioni di euro mentre è di 12,3 milioni la somma del gettito degli ultimi cinque anni; sesto e settimo posto rispettivamente per Badia e Lendinara, la prima con incassi per 2,5 milioni (11,2 nei cinque anni), la seconda con 2,2 nel 2024 e 9,8 dal 2020 in poi. Appena sotto ai due milioni di euro incassati in un anno c’è Taglio di Po (1,9 il gettito 2024, sopra quota 8,2 milioni nei cinque anni). Al nono posto si colloca Porto Tolle con incassi per 1,6 milioni di euro (6,7 nei cinque anni) mentre completano la top ten, risultando di fatto appaiate, Ariano e Arquà, entrambe appena sopra il milione e 150mila euro di incassi in un anno (4,9 la somma dei cinque anni per il paese dell’isola, 4,2 per quello del castello estense).

Gli altri 39 Comuni della nostra provincia incassano tutti meno di un milione di euro l’anno dall’Imu. Addirittura, Pettorazza Grimani, Villanova Marchesana e Calto sono gli unici tre con non arrivano a un milione di euro nemmeno nei cinque anni osservati. Per Pettorazza, 945mila euro incassati (216.074 nell’ultimo anno), Villanova Marchesana chiude a 942mila (216.186 nell’ultimo anno, poco più di un centinaio di euro in più rispetto a Pettorazza), mentre Calto chiude a 844mila euro in cinque anni, 214.505 nell’ultimo anno, con un aumento comunque del 64% rispetto ai 130mila euro dell’anno precedente.

A proposito di aumenti: sono soltanto due i Comuni polesani che nel 2024 hanno incassato meno rispetto al 2023. Si tratta di Melara, dove il gettito è calato da 458mila a 412mila euro, con una riduzione del 10%; e di Bosaro, passato da incassare 523mila euro a metterne in cassa 416mila, con una contrazione del 20%. Melara, però, ha fatto segnare il secondo minor incasso del quinquennio, battuto solo dai 387mila euro incassati nel 2020; per Bosaro invece secondo miglior incasso nel periodo.

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