VOCE
Trasporti
30.09.2025 - 05:50
Il nuovo anno scolastico è iniziato con gravi disservizi nel trasporto pubblico gestito da Busitalia Veneto.
In particolare, la linea Rovigo-Anguillara ha visto numerosi studenti delle scuole superiori rimanere a terra, impossibilitati a rientrare a casa dopo le lezioni. Il problema, già segnalato nei giorni scorsi, si è aggravato con la mancata attivazione delle corse “bis”, fondamentali per gestire l’afflusso degli studenti.
“Invece delle solite tre corriere, ce n’era una sola - racconta un genitore di San Martino di Venezze - Mercoledì i ragazzi sono riusciti a salire, anche se stipati in piedi. Ma giovedì non c’è stato nulla da fare e sono rimasti a terra”.
Il mezzo, con oltre 80 persone a bordo, non ha potuto accogliere altri passeggeri, lasciando i ragazzi in attesa e causando ritardi e disagi. “E’ assurdo che i nostri figli non possano tornare a casa in sicurezza. Abbiamo pagato per un servizio che non viene garantito”, denuncia una madre. Secondo alcune indiscrezioni, la causa principale dei disservizi sarebbe la mancanza di personale, che ha portato alla cancellazione di diverse corse, soprattutto nelle fasce scolastiche e serali. Molti genitori hanno deciso di agire formalmente, inviando pec di protesta a Busitalia e segnalazioni alla Provincia, alla quale fa capo il bacino del trasporto pubblico locale extraurbano .
Un altro genitore lamenta: “Pulman sovraccarichi tutti i giorni, ragazzini in condizioni pericolose e, come se non bastasse, danno il servizio online e poi non danno il tempo che i ragazzi aprano l’app, è successo a mia figlia: 50 euro di sanzione con biglietto pagato”.
Un padre esasperato aggiunge: “Non si può pensare che la soluzione sia semplicemente cancellare le corse. I ragazzi devono andare a scuola, i lavoratori devono rientrare a casa. Non è accettabile che il trasporto pubblico venga trattato come un servizio secondario”. La richiesta è chiara ed è quella di ripristinare immediatamente le corse soppresse, attivare le corse “bis” e garantire un servizio regolare, sicuro e rispettoso degli abbonamenti pagati. Il diritto allo studio e alla mobilità non può essere sacrificato per carenze organizzative.
Già pochi giorni dopo il suono della prima campanella, le prime proteste. In particolare, proprio da San Martino di Venezze dove qualcuno è stato costretto a rimanere a terra al momento del rientro a casa perché la corriera era già sovraffollata. Secondo quanto raccontato, il bus, già arrivato alla capienza massima, non ha potuto accogliere altri passeggeri, lasciando i ragazzi a piedi e causando ritardi e disagi. Il problema non si è verificato al mattino, ma al ritorno dalle lezioni, quando gli studenti si sono trovati davanti a una situazione inaspettata: una sola corriera disponibile, contro le tre che solitamente garantivano il servizio.
Un problema simile è stato poi segnalato da Porto Viro, lamentando in particolare il “taglio” della corsa esclusiva Adria-Porto Viro delle 13.20 che ha provocato un ulteriore sovraffollamento delle altre corse, al punto che, anche in questo caso, qualcuno non sarebbe riuscito a salire a bordo.
Studenti ma non solo. Anche un pendolare, nei giorni scorsi, ha segnalato lo stesso problema: “Pago 70 euro al mese di abbonamento - racconta - e per lavoro devo spostarmi ogni giorno dal mio paese a un altro della provincia. Ultimamente mi ritrovo a non poter rientrare regolarmente a casa la sera, dopo otto ore di lavoro, perché viene eliminata la corsa di ritorno. Sono costretto a chiedere passaggi ad amici o parenti. E’ frustrante, soprattutto perché il servizio lo pago regolarmente. Sono andato e negli uffici dell’azienda e in Provincia per protestare, ma le cose non sono cambiate. Ci dicono che manca il personale, ma intanto noi continuiamo a pagare per un servizio che non c’è”.
“Le segnalazioni di questi disagi sono arrivate anche a noi, per questo ci siamo confrontati e, ritenendo necessaria una verifica, stiamo organizzando un incontro con il gestore per capire bene la situazione”. A sottolinearlo è Enrico Ferrarese, presidente della Provincia, che è ente di governo per il bacino polesano del trasporto pubblico locale e con il capoluogo Rovigo costituisce il cosiddetto “organo comune”, che include le tratte urbane, quelle extraurbane e il servizio aggiuntivo in carico al Comune di Occhiobello.
Ferrarese, poi, aggiunge: “Ovviamente dovremo valutare tutto, ma un approfondimento è necessario e fondamentale. Anche perché non abbiamo disposto azioni o attività diverse da quelle in appalto e, visto che abbiamo noi dato l’affidamento, vogliamo capire bene quale sia il problema”.
L’Istat nell’analisi del Benessere equo e sostenibile del Veneto ha certificato il “ritardo” del Polesine sul fronte del trasporto pubblico locale, fanalino di coda (anche) sul fronte dei mezzi con il minor numero di posti-chilometro offerti. In una spirale negativa che si autoalimenta: partendo da condizioni non favorevoli vista l’estensione e la bassa popolazione della provincia, il costo tende ad aumentare e questo porta verso il basso il numero di corse, rendendo così meno attrattivo il servizio che continua a perdere utenti e rimanendo, di fatto, semiconfinato al trasporto degli studenti.
Fra l’altro, ora, dopo una ventina d’anni di proroghe continue è in dirittura d’arrivo la maxigara per la concessione di 9 anni del servizio di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano nel bacino territoriale di Rovigo. “Tutto procede secondo i tempi”, fa sapere Ferrarese.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE