VOCE
Adria
30.09.2025 - 10:00
Grande partecipazione, sabato scorso, alle iniziative promosse dal Comitato per la pace in Palestina, gruppo spontaneo di cittadini adriesi nato con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sulla difficile situazione umanitaria in Medio Oriente.
Fin dal mattino largo Mazzini si è animato con un banchetto informativo e di raccolta firme a sostegno di una petizione per la pace, firmata anche dal sindaco Massimo Barbujani. In tanti si sono fermati a chiedere informazioni, a firmare e a portare un messaggio di solidarietà. Il momento più sentito è stato nel tardo pomeriggio, quando moltissime persone hanno preso parte alla fiaccolata silenziosa in memoria delle vittime innocenti di Gaza.
Il corteo, partito da piazza San Nicola e arrivato fino a piazza Cavour, ha visto la presenza di famiglie, giovani, anziani e associazioni, tutti accomunati dal desiderio di testimoniare vicinanza e chiedere il rispetto dei diritti umani. La manifestazione si è conclusa con l’intervento da Carlo Giacomini, docente universitario allo Iuav di Venezia, già protagonista di una forte iniziativa nonviolenta: ha infatti intrapreso insieme ad altri un digiuno pro pace per richiamare l’attenzione sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.
Il digiuno, iniziato il 14 febbraio, è durato molti giorni come gesto pubblico volto a sollecitare le istituzioni a prendere posizioni concrete per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi civili, e l’assistenza urgente alla popolazione colpita. Il docente, nel suo intervento, ha offerto spunti di riflessione sul tema della pace e sulla necessità di un impegno collettivo. Gli organizzatori hanno ribadito il carattere apartitico e inclusivo dell’iniziativa: lungo il corteo non sono comparsi simboli di partito o di movimento politico, ma soltanto simboli di pace, a conferma della volontà di rendere la mobilitazione uno spazio aperto a tutti.
“La pace e la solidarietà verso chi soffre non hanno confini né appartenenze”, questo il messaggio che il Comitato ha voluto lanciare, ringraziando la cittadinanza per la risposta calorosa e partecipata.
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