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vigili del fuoco

L’abbraccio della grande famiglia

E’ il momento della pensione per il capo reparto Marco Milan, sempre in prima linea

Una vita a migliorarsi, apprendere, approfondire, impegnarsi in prima persona e restituire tutto questo sotto forma di aiuto agli altri.

E’ una bella - e onesta - sintesi della carriera di Marco Milan, capo reparto esperto dei vigili del fuoco, in pensione della giornata di oggi, mercoledì 1° ottobre, cui i colleghi hanno tributato, nella serata di lunedì, ultimo turno, notturno, la tradizionale passerella destinata a coloro per i quali è arrivato il momento di cessare il servizio; non certo, però, di smettere di essere un pompiere, che quello è per sempre.

Non un “semplice” capo reparto esperto, Milan - per quanto si stia parlando di uno dei ruoli apicali del corpo - ma un vigile del fuoco sempre desideroso di imparare. Non a caso, è stato anche referente Nbcr (la sezione del corpo che si occupa di fronteggiare eventuali emergenze di tipo Nucleare - batteriologico - chimico radiologico), responsabile Niat (ossia il nucleo che svolge indagini di polizia giudiziaria per ricostruire le cause degli incendi), Istruttore tecniche sanitarie.

E’ stato, ancora, uno dei primi vigili del fuoco di Rovigo a ottenere la specialità Saf, ossia Speleo - alpino - fluviale, abilitato, tra l’altro, a operare in cordata, ad altezze spesso vertiginose. E’ proprio lavorando in questa modalità che, nel 2012, in occasione del sisma in Emilia, Milan ha vissuto una delle esperienze più “forti” del suo curriculum: in cordata sul campanile di Ficarolo, danneggiato dal sisma, assieme a un collega, si stava apprestando a entrare nella struttura, quando si scatenò la seconda scossa. Un frangente da fare venire i capelli bianchi: sospesi a decine di metri di altezza - il campanile di Ficarolo è uno dei più alti del Veneto - con detriti che piovevano, in balia di un forte fenomeno sismico. “Quella volta - dice Milan - Santa Barbara (la patrona dei vigili del fuoco, ndr), ci ha aiutato”.

Analogo impegno e passione sono poi stati messi in campo da Milan in occasione di altri terremoti, alluvioni ed emergenze.
Sempre lui, il 17 gennaio 2011, al teatro Don Bosco, durante un evento, fu tra i primi a lanciarsi in soccorso di Silvano Vernizzi, amministratore delegato di Veneto Strade, colto da un gravissimo malore. Assieme a personale medico e sanitario presente, operò un massaggio cardiaco e manovre di emergenze per quasi un’ora, non solo salvando la vita al paziente, ma anche evitando conseguenze permanenti.

Una devozione e un impegno costanti, ai quali ha voluto rendere merito anche la comandate provinciale dei vigili del fuoco di Rovigo, ingegnere Alessanda Bascià, con una nota particolare nell’ordine del giorno che ufficializza il collocamento a riposo.

“Collaboratore di rara serietà e costante attenzione al servizio - scrive - Marco Milan ha saputo in ogni occasione fornire un apporto efficace e puntuale, sempre attento al raggiungimento del risultato, senza tuttavia trascurare il rispetto per l’interlocutore. Spinto dalla passione per il mondo dei vigili del fuoco, ha approfondito con metodo ed efficienza argomenti spesso complessi, riuscendo poi ad applicare il frutto del proprio studio nel servizio verso i Colleghi, con l’obiettivo di raggiungere quanti più elementi e di accrescere le conoscenze di tutti”.

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