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Il “Party Club” riapre i battenti

La grande festa

Il “Party Club” riapre i battenti

Dopo undici anni, Porto Viro ritrova il suo tempio della musica e del ballo, pronto a far vibrare il Delta con nuove emozioni.

Domani alle 23, con il taglio del nastro previsto già alle 20 alla presenza delle autorità, “Party Club” riaprirà finalmente le sue porte. Un ritorno che non è soltanto una sfida imprenditoriale, ma un atto di amore verso il territorio e verso la comunità del Delta. “E’ un’impresa non da poco, tre anni di lavori intensi - racconta Luca Guolo, patron del Party Club - Ho acquistato la struttura nel 2021 e ho impiegato quattro anni per restaurarla completamente. Oggi il ‘Party’ rinasce, più bello e soprattutto più inclusivo che mai”.

Il nuovo “Party Club” sarà infatti la prima discoteca in Italia inclusiva, senza barriere architettoniche e con appuntamenti dedicati a ragazzi con disabilità che potranno condividere la pista con i loro coetanei. “Volevo che questo locale non fosse solo un luogo di divertimento, ma anche un segnale forte: qui nessuno resta indietro, qui tutti ballano insieme” aggiunge Guolo. La serata inaugurale sarà impreziosita da due ospiti d’eccezione: Franco Antonello e suo figlio Andrea, protagonisti di una straordinaria storia di vita, amore e inclusione raccontata anche nel libro e film “Si può fare… senza paura”.

Antonello è fondatore de “I bambini delle fate”, impresa sociale che sostiene progetti a favore delle persone con disabilità in tutta Italia. “Da anni la mia società sostiene le attività de ‘I bambini delle fate’ - ricorda Guolo - Credo che il vero successo sia restituire qualcosa alla comunità, soprattutto a chi ha più bisogno”. Non mancherà la musica che ha reso grande il “Party” negli anni d’oro. Il debutto avrà il sapore della tradizione: sul palco saliranno per un live “Le Erbe Gramigne”, mentre in consolle ci sarà Simone Alunni, storico dj della movida padovana. “Il ‘Party’ nasce nel 1966 come ‘Little Park’, nel pieno del boom del beat italiano, e ha fatto ballare intere generazioni. In realtà, il legame con la musica nella mia famiglia è ancora più antico. Già negli anni ’50 i miei nonni avevano la prima sala da ballo del Delta del Po. E’ una passione che mi porto nel sangue” racconta emozionato Guolo.

Il programma del weekend è ricco e variegato: il sabato sarà dedicato al format “Samba”, la domenica all’aperitivo serale con “Eventi Molesti” e a momenti pomeridiani pensati per i più giovani, “anche dai 14 anni in su, perché i ragazzi di oggi non hanno mai conosciuto queste realtà e voglio che possano viverle. Erano riti di passaggio che hanno segnato l’adolescenza di intere generazioni. Chissà, forse oggi riportare i ragazzi in pista può essere anche un modo per allontanarli dagli schermi e restituire loro quell’esperienza di socialità che ha fatto crescere e sognare i loro genitori”. I mercoledì e i giovedì, invece, vedranno spazio per il cabaret, tra serate in stile Zelig e format che richiamano il Maurizio Costanzo Show. “Tutti dicono che si stava meglio prima - sorride Guolo - ora avranno la possibilità di rivivere le atmosfere di quegli anni. E’ un sogno che realizzo anche grazie alla mia compagna, Susanna Paganin, che mi ha affiancato in ogni fase del progetto”.

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