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CONFAGRICOLTURA

In 40 pronti per la Cer “agricola”

Ballani: “Pronti ad accogliere tutte le domande. Vantaggi in bolletta, ma non solo”

In 40 pronti per la Cer “agricola”

Ballani: “Pronti ad accogliere tutte le domande. Vantaggi in bolletta, ma non solo”

Agricoltura e energia: forse un accostamento non scontato ma senz’altro vincente per la nuova ConfagriCer, la prima Comunità energetica agricola del Polesine, presentata ieri mattina nella sede di Confagricoltura in piazza Duomo, che ha già riscosso una quarantina di possibili interessati.

Tra le denunce recenti per le speculazioni che stanno mettendo in ginocchio la cerealicoltura italiana e i cartelli aizzati al grido di “basta ai trafficanti di grano”, il settore risente di un periodo non florido, e per nulla fertile. E’ per questo, ha spiegato il presidente di Confagricoltura Rovigo, Lauro Ballani, “che l’idea di creare una rete di condivisione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili a livello locale è una strategia per energia pulita che sarà condivisa con le stesse imprese, ma anche con gli enti territoriali e i cittadini. Abbiamo costituito la Cer in febbraio e siamo pronti ad accogliere tutte le domande di chi intende aderire. I vantaggi saranno la riduzione delle emissioni di Co2, il risparmio in bolletta per gli associati della Cer, i contributi dati in premio agli agricoltori che investiranno nelle rinnovabili. Le comunità energetiche sono un modello sempre più diffuso in Italia e nel Veneto, anche grazie ai bandi come quelli della Regione”.

Proprio per quest’ultima, l’assessore Cristiano Corazzari ha sottolineato: “E’ un tema che rappresenta un’opportunità per il Polesine. Il piano energetico regionale evidenzia che Rovigo produce la quota maggiore di produzione energetica come provincia. A disposizione perché vengano favoriti questi progetti”.

La nuova pianificazione, apprezzata in sala anche dai consorzi di bonifica locale, è a partecipazione aperta e volontaria. A darne le pennellate normative e contestuali, Roberta Papili, del coordinamento e progettazione di ConfagriCer di Confagricoltura: “Possono aderire cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, consorzi di bonifica, quelli del terzo settore e di protezione ambientale. Basta inviare una lettera di adesione alla comunità, che dovrà essere approvata dal cda”.

La cooperativa, costituita da dodici soci fondatori, è volta anche a sfruttate nel miglior modo possibile le opportunità offerte dalla normativa per l’incentivazione dell’autoconsumo diffuso e dal Pnrr. Un lavoro d’intenti e sinergie che è iniziato da mesi, ha ricordato a seguire Massimo Chiarelli, direttore di Confagricoltura Rovigo, segnalando e riscuotendo un climax di interesse locale: “Stiamo già contattando chi ha dichiarato di mettere a disposizione l’impianto o chi intende realizzarlo e siamo, quindi, già ad un punto importante. Crediamo fortemente a questo progetto, tanto da stanziare delle risorse che saranno a disposizione degli associati. Lo riteniamo un’opportunità importante, con un approccio innovativo che può far crescere la redditività delle imprese agricole. Vogliamo essere a disposizione di tutta la comunità polesana, che potrà ricavare benefici sia ambientali, sia economici”.

Un guadagno, ha chiarito Nicola Mezzanato, presidente della federazione regionale agroenergie di Confagricoltura Veneto: “Che per noi questo potrebbe diventare un trampolino di lancio su tutto il territorio nazionale”.

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