VOCE
ottobre rosa
01.10.2025 - 20:00
“Si stima che in Veneto nel 2023 siano stati diagnosticati 34.512 nuovi casi di tumore maligno (18.482 negli uomini e 16.030 nelle donne), di cui 5.243 casi di tumore della mammella nelle donne. Nelle donne l’incidenza del tumore della mammella, dopo la crescita registrata negli anni ’90, si è stabilizzata a partire dal 2000. Negli ultimi anni si sta osservando un lieve aumento a carico delle donne tra i 70 e i 74 anni di età, in conseguenza dell’estensione a questa fascia di età dei programmi di screening mammografico delle Ulss del Veneto”.
Questo il quadro tracciato nell’ultima relazione sociosanitaria del Veneto, dalla quale emerge quindi che il tumore alla mammella non è solo, di gran lunga, quello con la maggiore incidenza nella popolazione femminile, il 32,7% dei tumori diagnosticati alle donne, ma, pur essendo solo femminile, è quello che ha comunque l’incidenza maggiore fra le diagnosi della totalità della popolazione, il 15,2%. Sul fronte della mortalità, nel 2023 si sono verificati in Veneto 13.691 decessi per causa tumorale e sono state sono 978 le morti provocate dal tumore della mammella, il 7,1%. E nel 2023 più di 274mila donne tra i 50 e i 74 anni hanno partecipato allo screening per il tumore al seno proposto dal sistema sanitario regionale: il 76,9% ha colto l’importanza della prevenzione, che ha portato a diagnosticare 1.810 tumori, dei quali 1.000 negli stadi meno severi.
Numeri che colpiscono, e devono farlo, per ricordare l’importanza della prevenzione: “I dati - evidenzia il direttore sanitario dell’Ulss Polesana Carla Destro - dimostrano che l’adesione allo screening riduce di circa il 18% la possibilità di incorrere in tumori conclamati che possono poi diventare complicati da gestire. E’ un’opportunità di diagnosi precoce e cura veramente preziosa, da quest’anno fra l’altro è stata esteso dalla Regione la fascia di età, dai 45 ai 74 anni. L’anno scorso l’adesione è stata molto alta, circa l’80%, con 16mila mammografie eseguite, e questo ci ha permesso di individuare 83 donne con tumore. I vantaggi sono molteplici: oltre alla riduzione della mortalità, la possibilità di prevenzione secondaria, la gratuità e il miglioramento della qualità della vita, perché una diagnosi precoce consente di essere meno invasivi nei trattamenti. L’aspetto importante da rimarcare è che in questa Ulss riusciamo a garantire tutto il percorso dallo screening al trattamento, un percorso di qualità. E alla donna diamo qualsiasi tipo di supporto sia clinico che assistenziale che psicologico”.
Per questo, l’Ottobre rosa, il mese dedicato alla prevenzione, ha un valore profondo. Dal 2 al 23 ottobre, l’Ulss 5 Polesana offre visite ed ecografie senologiche gratuite in diverse sedi del territorio e tanti sono gli eventi per accendere i riflettori su questo tema.
Come spiegato da Domenico Corsi, direttore del dipartimento di oncologia dell’Ulss Polesana in occasione della nella giornata di presentazione dell’Ottobre rosa alla cittadella sociosanitaria, nel 2024 “sono stati effettuati 406 interventi chirurgici nella chirurgia senologica, dei quali 239 per carcinoma mammario e 42 per interventi di ricostruzione immediata con protesi ed espansore, associati a oltre 2.300 prestazioni ambulatoriali”.
In Polesine, per quanto riguarda i volumi di ricovero per interventi chirurgici per tumore maligno alla mammella, secondo i dati del Piano nazionale esiti, all’ospedale di Rovigo sono stati 111 nel 2015, 139 nel 2016, 182 nel 2017, 201 nel 2018, 229 nel 2019, 216 nel 2020, 204 nel 2021, 2015 nel 2022 e 207 nel 2023, all’ospedale di Adria 21 nel 2015, 10 nel 2016, 1 nel 2017, zero fra 2018 e 2019, 2 nel 2020, 2 nel 2021, 3 nel 2021, 3 nel 2023, alla Casa di cura Santa Maria Maddalena 20 nel 2015, 23 nel 2016, 18 nel 2017, 8 nel 2018, 9 nel 2019, 9 nel 2020, 12 nel 2021, 8 nel 2022, 12 nel 2023.
Oggi, intanto, sempre nell’ambito dell’Ottobre rosa, a Palazzo Celio l’assessore regionale Valeria Mantovan, insieme a Lalla Monesi, presidente Andos Rovigo, Giada Codo, estetista oncologica Andos - Enaip, e Debora Ghirardello, fondatrice del progetto “L’emozione muta la bellezza”, presenterà altre iniziative.
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