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CRONACA

Addio a Jane Goodall

L’etologa che insegnò a guardare negli occhi gli animali

Addio a Jane Goodall

Jane Goodall foto dal sito www.kuow.org

Jane Goodall è morta a 91 anni in California, durante un tour di conferenze. La sua vita, iniziata con un amore infantile per gli animali, ha cambiato per sempre la primatologia e il modo in cui l’umanità osserva la natura. Le sue scoperte sul comportamento degli scimpanzé hanno rivoluzionato la scienza, mentre il suo impegno globale per la conservazione l’ha resa un’icona morale del nostro tempo.

Nata a Londra il 3 aprile 1934, fin da bambina Jane mostrò una curiosità instancabile per il mondo naturale. Raccontava di come, a cinque anni, passasse ore ad osservare una gallina deporre le uova, imparando così l’importanza dell’osservazione attenta e del rispetto per gli animali. Prima di innamorarsi degli scimpanzé, la giovane Jane era affascinata dai cani di famiglia, dai quali apprese il valore del legame di fiducia e l’importanza di considerare ogni animale come individuo.

La svolta arrivò a 23 anni grazie all’incontro con il paleoantropologo Louis Leakey in Kenya, che la scelse per studiare gli scimpanzé nel loro habitat naturale. Nel luglio 1960 Goodall, accompagnata dalla madre, arrivò nella Gombe Stream Reserve in Tanzania, dando inizio a una carriera destinata a cambiare la primatologia.

A settembre 1960 osservò per la prima volta David Greybeard, uno scimpanzé maschio adulto, usare un ramoscello per estrarre termiti da un nido, dimostrando che l’uso degli strumenti non era esclusivo degli esseri umani. Nei decenni successivi documentò cacce cooperative, relazioni sociali complesse, legami affettivi, gioco e, inaspettatamente, episodi di aggressività estrema e infanticidio.

Il metodo di Jane rivoluzionò anche il modo di studiare gli animali: non numerava gli individui, ma li chiamava per nome — Flo, Fifi, Flint, Goliath — restituendo loro un’identità riconoscibile e sensibilizzando l’opinione pubblica alla ricchezza emotiva degli scimpanzé.

Con la sua vita e il suo lavoro, Jane Goodall ha insegnato al mondo a guardare negli occhi gli animali e a riconoscerne la personalità, lasciando un’eredità scientifica e morale senza pari.

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