VOCE
SMOG
02.10.2025 - 06:49
Amy Gasparetto
ROVIGO - Scattano le limitazioni al traffico e le restrizioni su riscaldamenti e combustioni. Sono in vigore da ieri i provvedimenti pensati per ridurre l’inquinamento nelle città, i cui effetto incidono però inevitabilmente sulla vita di chi ogni giorno si sposta per lavoro, studio o esigenze personali.
“Bisognerebbe valutare meglio le singole situazioni - dice Davide - io ho un’auto vecchia, che dal primo ottobre non può circolare in centro. Sono d’accordo con la salvaguardia dell’ambiente, ma servirebbe più sostegno a chi deve cambiare veicolo o più servizi per spostarsi senza l’auto”. C’è però anche chi vede questi limiti come misure necessarie: “Per me nessun problema - racconta Mattia - preferisco muovermi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici anche per andare al lavoro. Credo che questi siano provvedimenti indispensabili per rispettare l’ambiente”.
Massimo condivide la direzione intrapresa ma vorrebbe un passo ulteriore: “Come in tutti i capoluoghi di provincia ci si deve adeguare. Io vorrei vedere più auto elettriche o ibride e più controlli sulle caldaie degli edifici. Non sono periodi lunghissimi di viabilità cambiata, quindi il disagio è limitato”.
Per Enrico, invece, il nodo è l’impatto sociale: “Sono d’accordo, ma non bisogna penalizzare chi utilizza mezzi soggetti a restrizioni. Quelle persone rischiano ripercussioni anche sul lavoro. Bisogna andare incontro ai cittadini”.
C’è infine chi chiede un approccio più radicale. “Lo smog è un problema - afferma Davide - ma queste misure andrebbero applicate tutto l’anno, non solo per pochi mesi. Bisogna investire sulle rinnovabili e sostituire progressivamente le fonti più inquinanti. Anche il nucleare, se gestito in sicurezza, potrebbe essere una valida alternativa per limitare le emissioni nocive”.
Dietro i divieti e le restrizioni non c’è solo una questione ambientale ma un equilibrio ancora da trovare, tra tutela della salute e sostegno concreto a chi deve adattarsi al cambiamento.
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