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“La salute non ha partito politico”

Il tema dei Pfas al centro dell’attenzione del dibattito nell’ultimo consiglio comunale

“La salute non ha partito politico”

E’ stato un consiglio comunale dai toni accesi quello andato in scena martedì sera ad Adria, con al centro dell’attenzione il tema dei Pfas e due mozioni sul medesimo tema, presentate rispettivamente dal gruppo di minoranza Cavallari 2.0 per conto del Movimento 5 Stelle e dal sindaco Massimo Barbujani.

Entrambe le proposte chiedevano un impegno formale del consiglio a sostenere l’approvazione urgente di una legge nazionale che metta al bando la produzione, l’uso e la commercializzazione dei cosiddetti “forever chemicals”, consentendone soltanto gli impieghi strettamente indispensabili. La prima mozione, presentata da Lamberto Cavallari, poneva l’accento sulla partecipazione dei cittadini e dei comitati che da anni denunciano la contaminazione, proponendo un percorso di legge “partecipata”, fondata sui principi di prevenzione e precauzione.

Quella del sindaco, invece, oltre a richiamare il quadro internazionale e la recente sentenza di Vicenza sul caso Miteni, legava la questione alla contrarietà del Comune al progetto di inceneritore di fanghi a Loreo, ribadendo i rischi per il Delta del Po e per la salute pubblica. Il dibattito in aula si è sviluppato in maniera vivace. Da un lato i consiglieri di minoranza hanno rimarcato che, trattandosi di una questione di principio, non vi dovrebbero essere divisioni politiche.

“Quando si tratta della salute dei cittadini - ha dichiarato Cavallari - non dovrebbero esistere bandiere di partito”. “Per coerenza” dunque, la minoranza ha scelto di votare a favore di entrambe le mozioni. La maggioranza, invece, ha respinto quella presentata da Cavallari. “Una mozione demagogica e poco concreta”, l’ha definita il capogruppo Luca Trombini, mentre la consigliera Marzia Manzetto ha sottolineato come il documento del 5 Stelle fosse troppo “calato sul piano nazionale” e non su quello locale.

Non sono mancate stoccate incrociate: Giorgio Zanellato ha fatto notare l’evidente sovrapposizione tra i due testi, chiedendosi “quale differenza sostanziale ci fosse”, mentre Enrico Bonato ha invitato tutte le forze a non trasformare un tema così importante in una battaglia politica” e a cercare piuttosto una linea condivisa. Alla fine, la mozione del sindaco è stata approvata all’unanimità, con il voto favorevole anche della minoranza. Barbujani ha ricordato l’impegno dell’amministrazione nelle iniziative del comitato “No Pfas” nel Delta del Po e la recente presentazione di osservazioni ufficiali alla Regione Veneto contro il progetto. Il risultato finale lascia comunque emergere una certa frattura: la maggioranza ha scelto di non sostenere il documento della minoranza, pur avendone votato uno simile, sebbene molto più esaustivo e calato nel contesto locale, poco dopo. “Una grande delusione”, ha commentato Cavallari a margine, accusando la maggioranza di aver mancato un’occasione di unità.

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