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“Qui sembra diventato il Bronx”

Il racconto del kebabbaro: “Ha iniziato a imprecare rovesciando e spaccando i tavoli”

“Qui sembra diventato il Bronx”

Furia, violenza e una forza capace di piegare per fino i tavoli del dehor. Cronaca di una notte di paura in centro, l’ennesima, verificatasi martedì 30 settembre tra piazza Duomo e corso del Popolo. Nel mirino del 22enne di nazionalità marocchina domiciliato a Rovigo, per il quale ieri il questore Eugenio Vomeiro ha emesso un avviso orale ed un “Daspo urbano”, sono finiti i plateatici di due attività lungo via Trento: il Caffè nazionale e la kebabberia-pizzeria K2. Tavolini rovesciati, gambe piegate, sedie divelte, biciclette ribaltate e cassonetti rovesciati: questo il bilancio senza tanti sconti della bravata notturna.

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Proprio dalla kebabberia raccontano: “E’ arrivato un gruppetto di quattro persone per mangiare qualcosa nel locale. All’improvviso uno di loro ha rotto un piatto gettandolo a terra. Ho subito detto di smetterla ma, nonostante l’aver detto che si sarebbe chiamata la polizia, i gesti sono continuati spostandosi all’esterno dell’esercizio. Una volta tra i tavolini esterni, ha iniziato a imprecare rovesciando e spaccando i tavoli sia nostri che del bar vicino, ha rovesciato la mia bicicletta, le fioriere e anche i cestini dell’immondizia”.

La kebabberia in quel momento era l’unico locale aperto. La persona fuori controllo è stata subito fermata dall’intervento immediato della polizia, che ha inviato sul posto una volante. Ma, nonostante questo, i danni restano e ci si chiede quale effetto stia avendo la cosiddetta “zona rossa”, istituita lo scorso 1 agosto con decreto prefettizio con durata fino al 31 ottobre prossimo.

“Rovigo sembra essere diventata il Bronx - dice una delle ragazze del bar - Speriamo nel sindaco e che le misure faccino effetto”.

Il luogo delle aggressioni al mobilio privato dei due locali, via Trento, infatti, insieme a corso del Popolo, piazza Matteotti e l’area della stazione ferroviaria estesa a piazza Fratelli Cervi, la stazione delle corriere, rientra all’interno della grande area di sorveglianza messa in atto alla luce dell’estate di violenze e, purtroppo, sangue, con la morte di Amine Gara in piazza Matteotti.

E proprio via Trento, già teatro dell’aggressione a bottigliate ai danni di uno dei ragazzi della kebabberia nell’ottobre di due anni fa, è stata teatro di una violenta baruffa anche ad inizio settembre. Alla faccia della “zona rossa”.

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