VOCE
veneto
02.10.2025 - 06:54
Momenti di paura domenica sera ad Arsego (Padova), in via Tolomeo, dove un ordigno è esploso sul poggiolo di un appartamento al primo piano di un condominio. Erano circa le 23 quando Lorenzo Facco, operaio metalmeccanico di 52 anni, ha sentito un forte boato provenire dal balcone. L’esplosione ha distrutto il davanzale, sradicato la porta della caldaia e danneggiato la vetrata e altre parti dell’abitazione.
L’uomo, che vive da solo, è rimasto sotto choc ed è stato costretto a ricorrere a cure mediche e a prendersi alcuni giorni di riposo dal lavoro. La deflagrazione, che ha generato anche fumo e odore di polvere da sparo, non ha provocato feriti ma ha lasciato ingenti danni materiali all’alloggio. Secondo quanto riferito, a proteggerlo sarebbe stato il doppio vetro della finestra che ha attutito l’impatto, impedendo che l’esplosione penetrasse all’interno della stanza.
Le prime ricostruzioni indicano che qualcuno avrebbe posato l’ordigno sul poggiolo approfittando del fatto che le persiane erano abbassate a metà. Subito dopo l’individuo si sarebbe allontanato, e pochi secondi dopo è avvenuta l’esplosione. Un vicino ha confermato di essere accorso sul posto immediatamente, senza però notare persone in fuga.
Sulle cause del gesto restano aperte diverse ipotesi. Facco ha parlato di un atto premeditato, ipotizzando anche il coinvolgimento di più persone e di materiale esplosivo non facilmente reperibile. Allo stesso tempo ha ricordato di non avere mai avuto contrasti significativi, se non qualche possibile fastidio causato dalla sua tosse cronica. Potrebbe essere questo, quindi, il movente dell'accaduto.
Sul caso indagano i carabinieri, che hanno avviato accertamenti per chiarire la natura dell’ordigno e individuare i responsabili. Intanto, dal Comune è arrivata la solidarietà del sindaco Daniele Canella, che ha definito l’accaduto "un gesto deplorevole", rinnovando la fiducia nell’operato delle forze dell’ordine.
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