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tribunale di rovigo

“Stuprata a 9 anni dallo zio”: assolto

L’accusa aveva domandato una condanna a oltre 10 anni di reclusione

“Stuprata a 9 anni dallo zio”: assolto

La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 10 anni e 9 mesi, ma è arrivata una assoluzione piena, da parte della Corte d’Assise di Rovigo, chiamata a valutare un delicatissimo caso di presunta violenza sessuale su minore.

Secondo il dispositivo letto in aula, “Il fatto non sussiste”. Ora, sarà necessario attendere il deposito delle motivazioni della sentenza, per conoscere il ragionamento seguito dai due giudici togati e dai sei popolari e che ha condotto all’assoluzione. A giudizio si trovava un uomo, residente in Bassopolesine, accusato di avere abusato ripetutamente, nel corso degli anni, della nipotina. Violenze tremende, che lo zio le avrebbe imposto sin da quando aveva meno di 10 anni. Abbastanza per fare scattare le aggravanti che hanno modificato la competenza del Tribunale, rendendo la questione “materia” per la Corte d’Assise.

Secondo le contestazioni, già da quando aveva meno di 10 anni, tra gli 8 e i 9, l’uomo avrebbe sottoposto la nipote ad abusi. Palpeggiandola, leccandole le parti intime e, in una occasione, anche costringendola a subire un rapporto sessuale completo, nonostante lei continuasse a lamentare il dolore che stava provando.

Abusi che sarebbero proseguiti anche in seguito, quando, comunque, la vittima aveva meno di 14 anni. Anche in questo periodo ci sarebbero stati palpeggiamenti, leccamenti, almeno un rapporto sessuale completo imposto alla vittima.

Un trattamento che avrebbe provocato, in chi lo ha subito, una modifica profonda del comportamento, come un abbigliamento e un comportamento più mascolino, forse nella speranza di non essere più abusata. La vicenda, a quanto emerge, sarebbe emersa a scuola, dove una docente avrebbe raccolto i primi elementi per capire quanto stava - secondo l’accusa - accadendo.

A difendere l’imputato, l’avvocato Sandra Passadore, del foro di Rovigo, mentre la mamma della ragazzina è costituita parte civile nel procedimento, seguita dall’avvocato Massimiliano Ponzetto, pure del foro di Rovigo.

Nella giornata di oggi, venerdì 3 ottobre, al termine della discussione che, come detto, aveva visto la pubblica accusa domandare una condanna pesante, è invece arrivata una assoluzione, piena. Resta da vedere se, ora, il procedimento si sposterà in Appello, per una pronuncia di secondo grado.

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