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Verso le elezioni

“Riportiamo il Polesine in Veneto”

Presentazione in città della lista dei candidati Pd alle regionali. Tema centrale la sanità

“Riportiamo il Polesine in Veneto”

I temi locali, la sanità su tutti, ma anche i grandi temi, come i diritti e la questione palestinese. Su tutto, l’appello: “Torniamo a fare politica contro l’astensionismo”. Ieri il Pd ha presentato la propria squadra di candidati al consiglio regionale, nella corte interne di via Silvestri, antistante alla birreria Carpe Diem. Una cinquantina i presenti che hanno ascoltato presentazioni e riflessioni di Angelo Zanellato, Emanuela Pizzardo, Michela Valentini e Nicola Zanca, con Stefano Borile che non è riuscito ad essere presente. Nemmeno l’onorevole Nadia Romeo, che ieri era a Roma e ha dovuto fare i conti con la giornata complicata dei trasporti per le manifestazioni contro l’orrore di Gaza, tema che è stato inevitabilmente affrontato.

Zanellato, segretario provinciale, ha evidenziato che “il Pd è il primo e l’unico ad aver presentato la lista, è un segnale importante di unità. E abbiamo un buon candidato, come Giovanni Manildo”. Poi, una stoccata al centrodestra: “Nelle Marche la Lega pensava di avere un risultato migliore, mentre a fare un ottimo risultato è stata FdI e Forza Italia sta rialzando la testa. Questo è il problema del centrodestra, la guerra fra partiti che li porta a non avere ancora un candidato. Con Zaia che se si candidasse capolista, farebbe uscire tutti gli uomini della Lega dal consiglio: stanno facendo lotte e calcoli e non affrontano i temi”. Come la fuga dei giovani dal Veneto e dal Polesine. “Invertiamo la tendenza. Riportiamo il Polesine in Veneto”, ha detto.

Pizzardo ha spiegato di essere “orgogliosamente dipendente del servizio sanitario pubblico. Purtroppo il grande problema oggi è che si allarga sempre di più fra chi può accedere alle cure. E’ un Paese un paese civile quello nel quale sei milioni di persone non possono curarsi?”. Poi, citando la propria esperienza degli ambulatori di prossimità, ha sottolineato “il populismo non può scambiare il tema dell'inclusione con quello della sicurezza”. Poi, ha aggiunto: “La mia generazione ha vissuto un’epoca di opportunità: oggi le cose sono diverse c'è bisogno di mobilitazione, una nuova resistenza”.

Valentini ha voluto portare, proprio in tema sanità, la propria esperienza di infermiera: “Il quadro è quello di liste d’attesa sempre più lunghe, carenza di personale, mancanza di medici di base, scivolamento verso il privato”. Poi, ha spiegato di auspicarsi “un progresso che non lascia indietro nessuno”.

Zanca, da sindaco, ha portato la propria testimonianza di giovane amministratore ma anche di “expat” come ricercatore in Finlandia. “Il gusto di poter trasformare il nostro territorio con idee, passione volontà, come ho sperimentato in questi anni. Abbiamo tante urgenze per il nostro Polesine. Pensiamo alla carenza di medici di base. Ma anche la viabilità. In questi anni abbiamo sentito parlare di Pedemontana, con un indebitamento di centinaia di milioni di euro, però qui in questi trent’anni di governo del centrodestra è stato fatto poco o nulla. Un chilometro di strada costa circa un milione di euro. Pensiamo ai collegamenti che mancano in Polesine. Ma non abbiamo avuto gli interlocutori in Regione”. Infine, la Zls: “Come fanno gli imprenditori a investire se non hanno la garanzia dei fondi? Invece altrove vengono finanziate”.

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