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Treviso

Sanzionati i manifestanti che hanno bloccato i treni

Duecento euro di multa per chi ha bloccato la stazione nel venerdì di sciopero ProPal

Treviso, manifestanti bloccano treni: sanzioni e tensioni nel cuore del Nordest

Un venerdì mattina di fermento e tensione: bande di manifestanti del gruppo ProPal hanno invaso i binari della stazione di Treviso, bloccando il traffico ferroviario e paralizzando il cuore della mobilità nel Nordest. Nel pieno dello sciopero generale proclamato per la situazione in Gaza, la protesta è degenerata in un’interruzione netta che ha coinvolto treni regionali e pendolari, con una multa da 200 euro comminata ai partecipanti identificati dalla polizia.

Dalle prime ore di venerdì 3 ottobre 2025, i manifestanti hanno occupato il binario 1 della stazione. Un corteo pacifico, con bandiere e urla di solidarietà, che però si è tradotto in un vero e proprio blocco dei convogli, costringendo alla sospensione delle corse e causando ritardi a catena in tutta l’area del Nordest. I video e i racconti dal posto mostrano una piazza affollata, scandita da cori e slogan, ma anche dall'intervento delle forze dell'ordine impegnate a identificare i presenti e a ripristinare la normale circolazione. A ognuno dei manifestanti fermi è stata notificata una sanzione amministrativa di 200 euro per l'occupazione illegale dei binari.

Il blocco ha inciso pesantemente sulla mobilità e sulla vita quotidiana di migliaia di pendolari e viaggiatori. Nel dettaglio, il trasporto ferroviario si è fermato con uno stop al personale addetto alla circolazione dei treni a partire dalle ore 21.01 del 2 ottobre fino alle 20.59 del 3 ottobre, in coincidenza con lo sciopero generale proclamato dalle sigle sindacali Cgil e Usb. Limitazioni significative anche per il trasporto pubblico locale, autorizzato a rispettare le fasce di garanzia ma comunque condizionato da una serrata che ha toccato autobus, tram e metropolitane. La reazione dei manifestanti ha avuto un impatto importante non solo sul piano viabilistico, ma anche sull'ordine pubblico, con forze di polizia impegnate a contenere la protesta e a evitare il ripetersi di episodi di violenza registrati in altre città del Nordest.

Similitudini si riscontrano anche in altre città del Veneto, come a Padova dove una manifestazione pro-Palestina ha visto circa 600 persone tentare di forzare il blocco alle porte della stazione ferroviaria. Grazie all’intervento rapido di oltre 80 agenti di polizia, il tentativo è stato sventato senza degenerare in scontri gravi, nonostante la tensione palpabile. Situazioni di confronto simili si sono viste anche a Trieste, dove, durante un corteo di oltre duemila persone, alcuni manifestanti hanno causato danni alla stazione cercando di raggiungere i binari, con vetri infranti e agenti feriti tra gli scontri.

Questi episodi si inseriscono nel contesto di una mobilitazione nazionale che ha toccato vari settori, dalla scuola alla sanità, passando per la mobilità, con un forte segnale politico legato alla solidarietà verso Gaza. Le istituzioni rispondono infatti con un bilanciamento tra il riconoscimento del diritto di manifestare e la tutela della sicurezza e del regolare svolgimento dei servizi essenziali. L'applicazione delle sanzioni da parte di ProPal e le operazioni di identificazione dimostrano la volontà di non tollerare il blocco dei trasporti come mezzo di protesta, sottolineando le conseguenze dirette sul vissuto quotidiano di migliaia di cittadini.

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