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Vicenza

Scomparso tra le Piccole Dolomiti: si cerca un 67enne

Oltre sessanta persone impegnate nelle ricerche da tre giorni, ma dell'uomo nessuna traccia

Scomparso tra le Piccole Dolomiti: si cerca un 67enne

Il silenzio sulle montagne di Valdagno si è fatto inquietante da quando, il 1° ottobre, un uomo di 67 anni è uscito di casa per una semplice passeggiata, lasciandosi alle spalle la propria auto parcheggiata nei pressi del Rifugio Campogrosso. Da allora, nessuna traccia di lui, solo sentieri sbarrati da un alone di mistero e una mobilitazione senza precedenti di soccorsi e volontari.

Era una giornata come tante quella in cui l’uomo lasciò la propria abitazione con l’intento di immergersi nel verde delle Piccole Dolomiti vicentine e trentine. Il suo punto di partenza, il Rifugio Campogrosso, è noto come crocevia di numerosi sentieri frequentati da escursionisti, ma da quella mattina, il 67enne non ha più dato segni di vita.

A scattare immediatamente è stato l’allarme lanciato dai familiari, che hanno attivato il sistema di ricerca persona scomparsa. Le operazioni si sono velocemente trasformate in una vasta operazione di soccorso che vede impegnate oltre 60 persone.

Tra queste, squadre specializzate del Soccorso Alpino Prealpi Venete con la stazione di Recoaro-Valdagno, operatori del Soccorso Alpino Trentino, i Vigili del Fuoco di Vicenza e Trento, oltre a decine di volontari. Il coordinamento della ricerca è assicurato da una sala operativa attiva 24 ore su 24.

Non solo piedi e cani da ricerca, ma anche mezzi aerei: gli elicotteri dell’Esercito di Bolzano, di Verona Emergenza e dei Vigili del Fuoco di Trento si sono alternati in diverse rotazioni, trasportando squadre nei punti più impervi e controllando i canali naturali sul versante del Carega verso la Vallarsa.

Un punto focale delle ricerche è stato il tentativo di localizzare l'uomo tramite l’utilizzo di un sofisticato sistema di intercettazione telefonica, l’IMSI catcher montato sull’elicottero della Guardia di Finanza di Bolzano, che ha simulato una torre di telefonia mobile per captare segnali seppur deboli dei cellulari, senza però dare esito positivo.

La zona interessata comprende sentieri come il Vajo dei Colori, il Boale dei Fondi, il Vallone del Pissavacca e l’area attorno al Rifugio Fraccaroli, con morfologie dolomitiche particolarmente aspre e variabili. Le ricerche, che si sono svolte in condizioni di crescente difficoltà con l’avvicinarsi delle ore serali e il buio, sono state sospese ogni sera per riprendere puntualmente all’alba. Dietro questo caso si cela non solo un enigma montano, ma la preoccupazione profonda di una comunità, dove ogni minuto passato senza notizie si fa sentire come un colpo al cuore per i familiari e amici.

Le ricerche continueranno incessantemente, con un impegno massimo di uomini, mezzi e tecnologia, nella speranza di ritrovare l’uomo sano e salvo. Nel frattempo, resta forte l’appello alla prudenza e alla collaborazione di tutti coloro che si trovano nella zona, affinché eventuali informazioni possano aiutare a chiudere questo capitolo nel modo migliore.

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