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VICENZA

Abbandoni? Troppi gatti da gestire

Le adozioni feline risultano più complicate rispetto a quelle dei cani

Abbandoni? Troppi gatti da gestire

Le adozioni superano ormai gli ingressi e il numero di cani ospitati nel canile comunale di Gogna continua a diminuire. Grazie all’impegno costante dei volontari dell’Enpa e a una crescente sensibilità da parte dei cittadini, i recinti della struttura si stanno via via svuotando. Attualmente i cani presenti sono 69, mentre dall’inizio dell’anno 53 sono già stati accolti da nuove famiglie a fronte di 55 nuovi arrivi, un bilancio che fa ben sperare considerando che siamo solo all’inizio di ottobre.

Nel 2024, in dodici mesi, gli ingressi erano stati 83 e le adozioni 92, con una presenza media di 69 animali. «Siamo molto soddisfatti – spiega il presidente dell’Enpa, Marco Toniato –. Le cifre sono in linea con gli anni precedenti e confidiamo di chiudere ancora una volta con più affidi che nuovi arrivi». Tuttavia, se i cani possono contare su un equilibrio positivo, la situazione dei gatti rimane critica. «È un problema che non riusciamo a risolvere», ammette Toniato.

Durante l’estate oltre quattrocento gatti, tra cuccioli e adulti, sono passati nelle case dei volontari, un numero enorme e difficile da sostenere. Le adozioni feline risultano più complicate rispetto a quelle dei cani, e a questo si aggiunge l’impatto del randagismo, che alimenta continuamente le colonie sparse in città, in particolare quella del cimitero maggiore. «È diventato un punto di abbandono, come il parco Querini per i conigli: chi non vuole tenere i gattini li lascia lì», denuncia il presidente.

Per gestire l’emergenza, l’Enpa dispone di un’area vicina al cimitero concessa dal Comune, utile per il momento ma ormai insufficiente. Si attende infatti da tempo la realizzazione dell’oasi felina, un centro dedicato alla cura e all’accoglienza dei gatti e di altri piccoli animali. L’area individuata si trova nei pressi del canile comunale ed è oggetto di una co-progettazione tra l’associazione e palazzo Trissino, a seguito del bando concluso lo scorso 15 giugno.

«La buona notizia – annuncia Toniato – è che abbiamo vinto il bando. Dal 7 ottobre inizieremo gli incontri con il Comune. L’investimento previsto si aggira tra i 100 e i 300 mila euro, ma con i tempi attuali è difficile pensare che la struttura sia pronta prima del 2028». Una prospettiva che rischia di allungare ulteriormente i tempi di una risposta concreta, mentre il numero di gatti continua a crescere.

In attesa dell’oasi, l’Enpa rinnova l’appello ai cittadini: sterilizzare i propri animali resta il modo più efficace per contenere le nascite e arginare un’emergenza che, ogni anno, si ripresenta con la stessa urgenza.

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