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Guinzaglio e passeggiate? Tutti i consigli

Come camminare insieme al proprio cane

Guinzaglio e passeggiate? Tutti i consigli

La passeggiata non è semplicemente il momento dedicato ai bisogni del cane: rappresenta un’occasione di esplorazione, rilassamento e connessione con il suo compagno umano. È un gesto quotidiano che riflette la qualità del rapporto tra i due, un linguaggio fatto di movimenti, attenzione e fiducia reciproca.

Per molti, però, questa esperienza diventa fonte di tensione. Alcuni cani tirano con forza, altri si fermano e non vogliono avanzare, altri ancora abbaiano a ogni stimolo o trascinano il proprietario senza controllo. Una passeggiata caotica non è soltanto sgradevole: può diventare rischiosa. Per questo, imparare a camminare insieme in modo equilibrato e sereno è un’abilità fondamentale nella convivenza quotidiana.

I cani tendono a tirare per curiosità e desiderio di scoprire ciò che li circonda. Gli odori, i rumori e le presenze nuove li spingono in avanti. Non si tratta di disobbedienza, ma di entusiasmo. Tuttavia, anche la mancanza di educazione, un eccesso di energia, la paura o semplicemente l’abitudine possono rafforzare questo comportamento.

All’estremo opposto ci sono i cani che si rifiutano di muoversi. Spesso accade con i cuccioli che non hanno ancora familiarità con il guinzaglio, oppure con animali spaventati dal traffico, dai rumori o da ambienti affollati. In altri casi, il motivo può essere fisico o legato a un’esperienza negativa associata alla passeggiata.

Molti proprietari, nel tentativo di risolvere il problema, commettono errori che peggiorano la situazione: strattonano, alzano la voce o usano strumenti coercitivi come collari a strozzo. Questi metodi non solo aumentano lo stress, ma rendono l’esperienza spiacevole e controproducente. La pazienza, invece, è l’alleato più efficace. Nessun cane impara a camminare perfettamente da un giorno all’altro.

Gli strumenti giusti fanno la differenza: una pettorina ad H che distribuisce bene la pressione, un guinzaglio di lunghezza intermedia per garantire libertà senza perdere controllo e qualche bocconcino per rinforzare i comportamenti corretti. I collari punitivi andrebbero evitati del tutto, perché possono causare dolore e problemi fisici.

L’apprendimento deve iniziare in un ambiente tranquillo, dove il cane possa associare guinzaglio e pettorina a esperienze positive. All’inizio bastano pochi passi, premiando ogni movimento fatto con calma e senza tirare. Se il cane tende a spingere in avanti, basta fermarsi e riprendere solo quando allenta la tensione. Col tempo si possono introdurre stimoli sempre più complessi, come suoni, odori o altre persone.

La passeggiata deve anche essere un momento di arricchimento mentale. Lasciare che il cane annusi, si fermi e osservi l’ambiente lo aiuta a rilassarsi e a soddisfare il suo bisogno di curiosità. Inserire brevi giochi o piccoli esercizi di attenzione, come farsi seguire, fermarsi insieme o cambiare direzione, contribuisce a rafforzare la comunicazione e la collaborazione.

Le distrazioni – altri cani, biciclette, passanti – sono inevitabili. È utile mantenere una certa distanza, offrire premi più interessanti e, se necessario, allontanarsi con calma. Punire o reagire con nervosismo non fa che alimentare la tensione.

Anche per i cani che mostrano comportamenti reattivi o paure specifiche, la chiave è la gradualità. Procedere passo dopo passo, mantenere la calma e premiare ogni progresso aiuta a trasformare la passeggiata da fonte di stress a momento di sicurezza.

Un’uscita ideale inizia con una preparazione tranquilla, continua con un’andatura fluida e alterna momenti di libertà e attenzione. Il rientro deve chiudersi con serenità, in modo che il cane associ sempre la passeggiata a qualcosa di piacevole.

In definitiva, camminare insieme significa muoversi in sintonia, non imporre un ritmo ma costruire un dialogo. Con coerenza, pazienza e gli strumenti giusti, il cane imparerà che il guinzaglio non è un limite, ma un filo che unisce due compagni di viaggio. E se la difficoltà persiste, l’aiuto di un educatore cinofilo può trasformare anche la passeggiata più complicata in un’esperienza serena e condivisa.

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