In chiesa l'elenco dei bimbi morti

Un elenco lunghissimo, che contiene circa 13mila nomi: quelli di tutti i bambini, palestinesi o israeliani, che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre di due anni fa. Un lunghissimo lenzuolo che è stato srotolato, l’altro giorno, dall’altare della chiesa di San Bortolo e che si sviluppa per buona parte della navata centrale del grande edificio religioso del quartiere rodigino.

Un manifesto che è un pugno nello stomaco e un concreto appello alla pace, per fermare quella che non può essere definita con altre parole se non «strage». E verrebbe da aggiungere «inutile», se mai una qualunque strage potesse non esserlo.

Quell’elenco di nomi era già stato srotolato, due settimane fa, dalla finestra del piano superiore dell’edificio scolastico dell’Istituto De Amicis che si affaccia sul Corso del Popolo, nel corso dello sciopero per Gaza andato in scena il 22 settembre scorso. Dalla finestra, il lenzuolo arrivava fino al marciapiede. A inizio settembre, lo stesso lungo elenco di nomi era stato esposto anche nella chiesa di Sant’Anna a Lendinara.

Intanto, dopo la grande manifestazione di venerdì scorso, proseguono le iniziative di solidarietà con la Palestina. Giovedì, dalle 18, la Rete degli studenti medi chiama a raccolta in vicolo Duomo, a Spazio T, per un incontro con un attivista dell’equipaggio di terra di Mediterranea Rovigo Centro, rientrato dalla Cisgiordania dopo aver preso parte a una missione con l’associazione Assopace Palestina.