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CRONACA

Aggressioni nei pronto soccorso

Avviata sperimentazione di 120 braccialetti anti violenza

Aggressioni nei pronto soccorso

Contro l’aumento delle aggressioni al personale sanitario, l’Ulss 2 Marca Trevigiana ha avviato la sperimentazione di 120 braccialetti anti aggressione destinati agli operatori dei pronto soccorso della provincia di Treviso.

I dispositivi, simili a smartwatch, permettono all’operatore aggredito di premere un pulsante SOS per allertare in pochi secondi la centrale operativa attiva 24 ore su 24, che localizza la posizione tramite Gps e chiama subito le forze dell’ordine. In futuro, il segnale potrà anche attivare automaticamente le telecamere di sorveglianza per riprendere l’aggressore.

Nel 2024 si erano registrate 424 aggressioni solo tra Treviso e Oderzo. Nei primi otto mesi del 2025 i casi sono già superiori, con 78 episodi al Ca’ Foncello e 26 a Oderzo. Per questo l’Ulss 2 ha deciso di rafforzare la sicurezza non solo con i braccialetti, ma anche con vigilanza privata e carabinieri in congedo, soprattutto durante la notte.

I dispositivi monitorano anche battito, pressione e temperatura e possono inviare un allarme autonomo in caso di caduta o malore. Il costo dell’operazione è di circa 28.800 euro l’anno, a cui si aggiungeranno i fondi per l’installazione delle nuove telecamere.

Il direttore generale Francesco Benazzi ha spiegato: «Vogliamo che i nostri operatori si sentano più tutelati. Ogni episodio di violenza sarà gestito con prontezza. Il messaggio è chiaro: le aggressioni non saranno più tollerate».

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