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adria
07.10.2025 - 21:00
Il sindaco di Adria, Massimo Barbujani, ha scelto Facebook per un discorso in diretta ai suoi follower, molti dei quali cittadini di Adria, per rispondere in prima persona alle critiche che lo hanno investito negli ultimi giorni tramite i social e la stampa locale.
Al centro della polemica ci sarebbe la sua condotta durante e dopo le esequie del piccolo Mattia Restuccia, deceduto a 7 anni, in seguito di un incidente stradale mentre si trovava sul seggiolino in bici con la sua mamma, a metà settembre. L’accusa principale sarebbe non aver parlato al funerale dei piccolo e non aver salutato la mamma di Mattia durante il corteo degli alpini.
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Il primo cittadino ha spiegato il motivo per cui non è intervenuto durante la cerimonia funebre: “Don Fabio mi ha invitato, per conto della mamma di Mattia, a non prendere la parola durante la messa, e ho ritenuto opportuno rispettare la sua volontà”, ha dichiarato Barbujani. Il sindaco ha inoltre ricordato la preoccupazione espressa dalla madre del piccolo riguardo alla possibile strumentalizzazione della vicenda e ha parlato di diversi messaggi scambiati con la signora Genny, nei quali le chiedeva se avesse bisogno di aiuto.
Barbujani ribadisce, inoltre, di non essersi mai girato dall’altra parte in altri momenti di incontro con la signora: “Nel mezzo del corteo di 300 alpini che sfilavano, non l’ho nemmeno vista”, ha assicurato. Ha aggiunto con decisione: “Non mi sono mai negato a nessuno. Chi mi conosce sa chi sono, la mia porta è sempre aperta e chiunque ha sempre avuto risposte”.
Barbujani ha poi elencato le azioni intraprese a sostegno della famiglia, smentendo categoricamente qualsiasi inerzia amministrativa. “Ho contattato il presidente Marco Santanato dell’associazione Don’t Forget Me per assicurarmi che la signora fosse concretamente supportata”, ha spiegato, ricordando anche il coinvolgimento dell’associazione Tutti Matti per il rally tra i benefattori a favore della famiglia di Mattia. L’impegno si è esteso anche agli aspetti logistici più delicati: “Ho chiamato chi ha gestito il funerale, consultato gli uffici comunali per il loculo, contattato anche Ater. Mi sono sempre mosso con responsabilità”. La diretta si è conclusa con un tono deciso. Esprimendo la propria esasperazione per gli attacchi personali ricevuti sui social, Barbujani ha lanciato un monito chiaro a chi lo critica senza conoscere i fatti: “Ognuno si prenda le proprie responsabilità. Ho 65 anni e le mani pulite. Mi dispiace, fatevene una ragione e preparatevi con un buon avvocato”.
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