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veneto
07.10.2025 - 13:00
I Carabinieri
Un episodio inquietante ha scosso la comunità di Cittadella, dove l’urna contenente le ceneri di Francesco Pierobon, padre del sindaco Luca Pierobon, è stata trafugata dal cimitero comunale e ritrovata solo alcuni giorni dopo. I carabinieri stanno indagando per chiarire se si sia trattato di un tentativo di estorsione o di una intimidazione diretta al primo cittadino.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il furto è avvenuto una decina di giorni fa, poco dopo la chiusura serale del camposanto. Due persone, riprese parzialmente dalle telecamere di videosorveglianza, hanno scavalcato il cancello e si sono dirette con decisione verso il loculo dove erano custodite le ceneri di Pierobon, scomparso lo scorso febbraio all’età di 87 anni. In pochi minuti hanno divelto la lastra di marmo e asportato l’urna, per poi allontanarsi senza lasciare tracce.
La scoperta del furto ha suscitato sconcerto e dolore nella famiglia Pierobon. Il sindaco, esponente della Lega, ha immediatamente sporto denuncia ai carabinieri di Cittadella, che hanno avviato le indagini sotto la direzione della Procura di Padova, con il pubblico ministero Sergio Dini. Due giorni dopo, l’urna è stata ritrovata nei pressi della stazione ferroviaria, intatta e con il contenuto integro. Dopo i rilievi tecnici, è stata restituita al sindaco.
Le immagini raccolte dai sistemi di sorveglianza, nonostante alcune difficoltà dovute a un malfunzionamento, hanno permesso di identificare due uomini ora iscritti nel registro degli indagati per furto aggravato e vilipendio di cadavere. Gli investigatori stanno analizzando le impronte rilevate sull’urna e ricostruendo i movimenti dei sospettati nelle ore successive al furto.
Resta da chiarire il movente. Gli inquirenti non escludono nessuna pista: dall’azione dimostrativa o intimidatoria, fino a un possibile ricatto nei confronti del sindaco. Episodi analoghi, seppur rari, si sono verificati in passato in Italia: nel 1992 a Cesenatico fu trafugata la bara del figlio dell’ex calciatore Salvatore Bagni, e nel 2011 a Dagnente venne rubata la salma di Mike Bongiorno, poi ritrovata dopo nove mesi.
Il sindaco Pierobon, contattato telefonicamente, ha preferito non commentare la vicenda, limitandosi a dire: "Sono preoccupato per mia madre, che non sa nulla". Le indagini dei carabinieri proseguono per individuare il movente e verificare se dietro il gesto si nasconda un messaggio diretto al primo cittadino.
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