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Spid, rinnovato per altri 5 anni

Palazzo Chigi ha confermato la prosecuzione

Palazzo Chigi ha confermato la prosecuzione

Lo Spid continuerà a essere utilizzato per almeno altri cinque anni. Palazzo Chigi ha confermato il rinnovo dell’accordo tra l’Agenzia per l’Italia Digitale e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, assicurando così la prosecuzione del Sistema Pubblico di Identità Digitale. L’intesa, annunciata dall’Assocertificatori, consolida la posizione di Spid come strumento chiave dell’identità digitale nazionale e conferma l’intenzione del governo di mantenerlo al centro del processo di digitalizzazione del Paese. Andrea Sassetti, presidente dell’Associazione, ha definito il rinnovo un passo importante verso un sistema sempre più sicuro, innovativo e sostenibile, capace di allinearsi alle evoluzioni europee in materia di identità digitale.

Resta però aperta la questione dei costi. Finora Spid è stato gratuito per gli utenti, ma alcuni gestori, come Aruba, InfoCert e Register.it, hanno già introdotto tariffe per il rilascio o il rinnovo delle credenziali. Poste Italiane, il principale operatore del servizio, continua a offrirlo senza spese, ma il futuro non è scontato. Gli operatori hanno chiesto garanzie economiche per coprire i costi sostenuti nel mantenimento della piattaforma e per assicurare la continuità del servizio.

Nel comunicato diffuso dopo l’accordo, le parti hanno riconosciuto la necessità di rendere sostenibile il sistema anche dal punto di vista economico. Dopo dieci anni di attività, i gestori hanno investito risorse significative per mantenere attiva la rete e garantire accesso sicuro ai servizi pubblici e privati collegati. Il governo ha confermato l’erogazione dei contributi previsti per supportare gli investimenti, ma l’intesa apre anche alla possibilità di introdurre modelli a pagamento per gli utenti, secondo criteri di mercato già contemplati nelle precedenti convenzioni, ora pronti a entrare in vigore in modo più concreto.

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