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Donato il casco che aiuta chi si cura

Uno strumento per frenare la caduta dei capelli durante la chemio

Donato il casco che aiuta chi si cura

Un piccolo grande gesto che fa la differenza. Nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Rovigo è stato infatti installato un innovativo casco refrigerante, strumento all’avanguardia nella lotta contro uno degli effetti collaterali più temuti della chemioterapia: la caduta dei capelli. Il merito di questa importante donazione va alla Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, nella figura della presidente Maria Iside Bruschi, da sempre in prima linea per il benessere dei pazienti oncologici. Un gesto concreto, nato dalla volontà di restituire dignità, forza e sorriso a chi affronta un percorso difficile. L’iniziativa è stata resa possibile grazie a una rete di solidarietà che ha coinvolto anche Bandiera Gialla, con il prezioso contributo di Davide Sergio Rossi, Federfarma Rovigo nella figura della dottoressa Claudia Pietropoli, diversi enti bancari e numerose donazioni private.

Un esempio virtuoso di collaborazione tra associazioni, istituzioni e cittadini. Per valorizzare la trasparenza e riconoscere pubblicamente l’impegno della Lilt, è stata apposta una targhetta sul macchinario, frutto di un’intesa tra la presidente Bruschi e il direttore generale Pietro Girardi.

La perdita dei capelli è un effetto collaterale molto comune della chemioterapia, con un impatto psicologico spesso profondo. L’entità della caduta dipende da diversi fattori: tipo di farmaco, dosaggio e modalità di somministrazione. Il casco refrigerante agisce inducendo ipotermia localizzata a livello del cuoio capelluto. Il freddo riduce il flusso sanguigno ai follicoli piliferi, ostacolando l’arrivo del farmaco chemioterapico e limitando così i danni. Inoltre, la bassa temperatura rallenta i processi biochimici cellulari, rendendo i capelli meno vulnerabili. Per ottenere risultati efficaci, il trattamento deve iniziare almeno 30 minuti prima della somministrazione del farmaco, proseguire durante l’infusione e continuare per 1-2 ore dopo. Anche la tipologia e la salute dei capelli al momento dell’inizio della terapia influenzano l’esito.

In un mese simbolico come ottobre Rosa, dedicato alla prevenzione e alla sensibilizzazione sul tumore al seno, questo gesto assume un significato ancora più profondo.

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