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L’EVENTO

“Icaro”, il nuovo volo di Trapella

Venerdì 10 ottobre alle 18.30 in Osservatorio astronomico a Sant'Apollinare la presentazione dell'Lp di Alessio Trapella

“Icaro”, il nuovo volo di Trapella

“Siamo un po’ tutti come Icaro: incapaci di intendere e di volare”. Il gioco di parole che ci regala Groucho Marx, l’assistente di Dylan Dog in una delle tante avventure a fumetti, racconta per bene il mito di Icaro. E Alessio Trapella, venerdì 10 ottobre sera, presentando il suo nuovo album musicale, metterà quel mito in musica.

Alle 18.30, infatti, l’Osservatorio astronomico “Vanni Bazzan” di Sant’Apollinare accoglierà la presentazione di “Icaro”, il nuovo LP di Alessio Trapella. L’artista racconterà in anteprima un progetto nato per unire racconto e sound design: un concept rock di sei brani che, diviso in due attiascesa e discesa – mette in dialogo un immaginario fantascientifico con una parabola terrena di desiderio, dipendenza e riscatto.

Dopo l’incontro con il pubblico, Trapella terrà un set live pensato per restituire l’energia del disco e la sua dimensione narrativa; a seguire la serata continuerà con la musica di Delta Radio e con l’osservazione del cielo guidata dal Gruppo Astrofili Polesani, che hanno messo a disposizione la struttura di via Sinesio Cappello 12 per l’ultima serata di osservazione astronomica di questo 2025. L’Osservatorio, infatti, rimarrà chiuso per alcuni mesi per la messa a punto di tutta l’attrezzatura.

L’album “Icaro”, invece, sarà disponibile dal 10 ottobre, su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico, CD e LP 33 giri. A suggellare la forza visiva e simbolica dell’album, la copertina è firmata dallo scultore Bruno Martinuzzi, che per “Icaro” ha creato un’opera originale: una rilettura contemporanea del mito, sospesa tra forma classica e tensione futurista. L’immagine cattura il cuore del disco, l’istante fragile e potente in cui l’uomo si avvicina troppo al Sole.

Icaro è un disco nato da una domanda: dove ci spinge il desiderio di evasione? È un album in cui la voglia di elevarsi si trasforma in caduta. Ho cercato di raccontare due storie allo stesso tempo, lasciando all’ascoltatore la libertà di perdersi tra le stelle… o tra le crepe”, commenta Trapella. Il lavoro conferma il suo talento compositivo e narrativo, intrecciando rock viscerale, liriche evocative e un forte impianto concettuale: un’opera intensa da ascoltare tutta d’un fiato, pensata per accompagnare il pubblico in un viaggio interstellare tanto quanto interiore. L’ingresso è fino a esaurimento posti.

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