VOCE
castelmassa
09.10.2025 - 12:00
La seduta del consiglio comunale che si è svolta martedì 7 ottobre al teatro Cotogni che aveva all’ordine del giorno alcuni punti fondamentali per il futuro della sanità altopolesana ha avuto un confronto acceso su diverse questioni.
La convocazione della seduta è scaturita da una richiesta formale dell’amministrazione guidata dal sindaco Federico Ragazzi indirizzata al direttore generale dell’Ulss 5 Polesana, Pietro Girardi che, insieme alla direttrice sanitaria Carla Destro e al direttore dell’Unità operativa complessa Suem 118 Giacomo Miazzo, ha accolto l’invito a partecipare ai lavori. Tra i temi dell’incontro, la Casa di comunità di Castelmassa, intervento inserito nella programmazione sanitaria territoriale finanziata con fondi Pnrr; la Rsa “San Martino”, struttura di riferimento per l’assistenza agli anziani non autosufficienti; la convenzione Ulss 5 - Ulss 9 Scaligera per il servizio di soccorso 118 tempo-dipendente; la questione dei medici di medicina generale, con riferimento al pensionamento del dottor Marco Bottoni e alle misure per garantire continuità assistenziale e l’ospedale “San Luca” di Trecenta, con particolare attenzione ai servizi attivi e alle prospettive di rilancio.
Nel corso della seduta Girardi ha fornito risposte sui temi trattati, aggiornando il Consiglio sullo stato dei progetti in corso e sulle prospettive future. E’ stato confermato che i lavori della Casa di comunità saranno completati entro il 1 aprile 2026 e che i servizi previsti saranno quelli definiti con l’obiettivo di garantire una presa in carico integrata e continuativa dei cittadini. In merito alla convenzione con l’Ulss 9 Scaligera per il servizio 118, è stato riferito che l’accordo è ormai in fase conclusiva e rappresenta un passo decisivo per il miglioramento del soccorso sanitario nell’area dell’estremo altopolesine. Riguardo alla Rsa “San Martino”, si è discusso sulle future prospettive dell’Ulss 5 in merito alla struttura, volte a garantire la continuità del servizio.
Sulla questione dei medici di medicina generale, è stata riconosciuta la difficoltà nel reperimento di nuovi professionisti, ma si è sottolineato come la futura Casa di comunità potrà diventare un punto di attrazione per giovani medici. Infine, per l’ospedale “San Luca” di Trecenta, la direzione ha ribadito l’intenzione di potenziare i servizi, in particolare nell’area riabilitativa, confermando la centralità del presidio per il territorio. Al termine della presentazione delle domande, si è sviluppato un dibattito tra i consiglieri comunali e la direzione strategica dell’Ulss 5, che ha permesso di approfondire ulteriormente le questioni sanitarie locali.
“Ringraziamo la direzione strategica dell’Ulss 5 Polesana ed il folto pubblico per aver partecipato al consiglio comunale - afferma Ragazzi - Come amministrazione comunale ci riteniamo soddisfatti di aver ricevuto alcune positive risposte da parte della direzione strategica. In merito ai medici di medicina generale auspichiamo che l’apertura della Casa di comunità possa fungere, nonostante le difficoltà a reperire il personale necessario, da elemento attrattivo per nuovi e giovani medici, necessari al nostro territorio. Per quanto riguarda l’ospedale San Luca, auspichiamo l’implementazione e il potenziamento dei servizi offerti dal presidio ospedaliero trecentano, con particolare riferimento a quelli afferenti all’area riabilitativa. Siamo consapevoli delle numerose difficoltà che l’attuale direzione strategica sta incontrando, con particolare riferimento all’ormai cronica mancanza di personale infermieristico e medico, ma riteniamo che la politica sia chiamata a dare una risposta definitiva, ormai imprescindibile, sul futuro della struttura”.
Nel frattempo, la convenzione Ulss 5 - Ulss 9 per il 118 è stata confermata. “La convenzione è stata frutto di un lavoro di squadra tra i comuni di Melara, Bergantino, Castelnovo Bariano e Castelmassa - spiega ancora Ragazzi - Per i primi due si tratta di una riattivazione della convenzione che era scaduta a causa covid, mentre per Castelnovo e Castelmassa è una vera novità”. “La nuova convenzione - riferisce l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin - ha lo scopo di garantire tempestività nell’assistenza nei territori dell’alto Polesine. L’intervento avviene così in breve tempo nel caso di persone colpite da infarto del miocardio o ictus, in quanto proprio l’ospedale di Legnago è inserito nella rete Stemi e nella rete Stroke”. “Si tratta di un accordo fondamentale per il territorio polesano - afferma l’assessore regionale Cristiano Corazzari - perché permette di intervenire con efficienza e rapidità in tutte le situazioni ‘tempo-dipendenti’ come infarti, ictus e altre emergenze gravi. Il diritto alla salute è un tema cruciale e questa convenzione rappresenta un passo concreto per garantire servizi sanitari equilibrati, vicini ai cittadini e tempestivi”.
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