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CRONACA

Narcisismo, quando l’amore diventa controllo

Riconoscere il vero disturbo per proteggersi

Narcisismo, quando l’amore diventa controllo

Oggi dare del narcisista a qualcuno è quasi una moda. Si parla persino di “epidemia narcisistica”, ma il termine, in realtà, ha un preciso significato clinico e usarlo a caso rischia solo di generare confusione. Capire cos’è davvero, invece, aiuta a difendersi da comportamenti manipolatori.

I social network, con la loro logica di like e visibilità, amplificano tratti narcisistici già presenti, offrendo il cosiddetto “approvvigionamento narcisistico”. Ma il vero narcisismo non si riduce ai selfie o all’autocelebrazione online: è un disturbo di personalità che si manifesta soprattutto nelle relazioni affettive, dove può assumere forme di violenza psicologica sottile e costante.

Le relazioni con un narcisista seguono spesso lo stesso copione: idealizzazione, svalutazione e scarto. Le “vittime” non sono casuali: di solito si tratta di persone empatiche e sensibili, spesso con buone capacità ma fragilità emotive o bassa autostima.

Quando il partner manipolato smette di reagire come previsto, il narcisista se ne va in cerca di un’altra preda, ripetendo lo stesso schema. In realtà, la fine di una relazione del genere è un segnale di forza, non di fallimento: indica che il ciclo di controllo non funziona più.

Alla radice, il narcisismo svela un paradosso: non nasce da chi ama troppo se stesso, ma da chi non si è mai sentito amato abbastanza. Dietro l’apparente superiorità si nasconde spesso un vuoto profondo, riempito da una ricerca continua e disfunzionale di conferme.

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