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CRONACA

Salute mentale, parte la raccolta firme

“Diritto a Stare Bene”: assistenza gratuita per tutti

Salute mentale, parte la raccolta firme

Si chiama “Diritto a Stare Bene” la proposta di legge popolare che punta a istituire una rete psicologica nazionale pubblica e gratuita, integrata nel Servizio Sanitario Nazionale. A promuoverla è l’ente del terzo settore Pubblica, che ha avviato la raccolta firme online sul sito del Ministero della Giustizia con l’obiettivo di raggiungere 50mila adesioni.

Il progetto prevede una rete organizzata su tre livelli – nazionale, regionale e territoriale – con la presenza di psicologi in scuole, ospedali, luoghi di lavoro e case di comunità. L’obiettivo è chiaro: riconoscere il benessere psicologico come un diritto universale, al pari della salute fisica.

In Italia, dove persiste ancora uno stigma culturale sulla salute mentale, la proposta rappresenta un passo decisivo verso una società più inclusiva e attenta al benessere emotivo dei cittadini.

I dati confermano l’urgenza: oltre 16 milioni di italiani, pari al 28% della popolazione, soffrono di disturbi mentali. In appena due anni si è registrato un aumento del 6%, con ansia e depressione tra i problemi più diffusi. Solo il 57,9% di chi ne soffre riceve un trattamento adeguato.

Secondo uno studio di Angelini Pharma e The European House – Ambrosetti, destinare il 5% della spesa sanitaria alla salute mentale potrebbe generare benefici economici fino a 10,4 miliardi di euro, grazie alla riduzione di malattie e assenze dal lavoro.

Diritto a Stare Bene” non è solo un testo di legge, ma una chiamata collettiva alla responsabilità: riconoscere che la salute mentale è una priorità pubblica, un investimento sul futuro e un diritto che deve essere garantito a tutte e tutti.

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