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Travestiti da anziani per rapinare le banche

Due in manette

Tornano i soggiorni climatici per anziani con un nuovo regolamento.

Si travestivano da anziani per mettere a segno rapine in banca, indossando maschere di gomma realistiche e agendo con estrema freddezza. Sono finiti in carcere due uomini — un 49enne di Telgate e un 66enne originario di Palazzolo sull’Oglio ma residente in Romania — accusati di una serie di rapine e tentate rapine tra la Bergamasca, il Bresciano e il Veronese.

L’arresto è avvenuto sabato 4 ottobre, quando i carabinieri della sezione operativa di Bergamo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Bergamo, su richiesta della Procura locale. L’indagine, condotta dai militari dell’Arma, era iniziata dopo la rapina avvenuta il 17 aprile scorso a Scanzorosciate, ai danni della Banca di Credito Cooperativo dell’Oglio e del Serio.

In quell’occasione i due, con i volti coperti dalle maschere da anziani e armati di taglierini, si erano fatti consegnare il denaro in cassa prima di fuggire su un’auto rubata, poi ritrovata incendiata in via Enrico Fermi. Le indagini — basate su analisi delle immagini di videosorveglianza, pedinamenti e intercettazioni — hanno consentito agli investigatori di ricostruire i movimenti dei sospettati e di individuare la loro identità.

Un secondo colpo, tentato il 13 maggio a Valeggio sul Mincio, ha confermato il modus operandi della coppia. I due avevano preso di mira la filiale del Monte dei Paschi di Siena, ma avevano desistito non riuscendo ad aprire le casseforti. Anche in questo caso si erano allontanati a bordo di un’utilitaria rubata, cosparsa di liquido infiammabile e pronta per essere bruciata, poi recuperata dai carabinieri.

Poche ore dopo, i militari avevano rintracciato i due a Sirmione, dove era scattato il sequestro delle maschere, degli abiti e dei taglierini utilizzati durante i colpi. Tuttavia, in assenza della flagranza di reato, in quella fase erano stati solo denunciati a piede libero.

Le indagini successive hanno portato a una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Verona per il tentativo di rapina di Valeggio sul Mincio e per un altro episodio avvenuto a Trezzo sull’Adda. Entrambi gli indagati, già detenuti nel carcere di Bergamo, sono ora accusati anche della rapina di Scanzorosciate, che secondo gli inquirenti porta la loro stessa firma.

Con l’ultima misura emessa dalla magistratura bergamasca, la vicenda giudiziaria dei due falsi anziani rapinatori sembra giunta a un punto di svolta, dopo mesi di indagini condotte tra Lombardia e Veneto per ricostruire la scia dei colpi attribuiti alla coppia.

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