VOCE
veneto
13.10.2025 - 08:33
I Carabinieri
Serata movimentata per diversi spettatori del concerto di Salmo, giovedì scorso alla Fiera di Padova, dove si è registrata una serie di furti ai danni degli automobilisti che avevano lasciato le proprie vetture parcheggiate nei pressi dell’area dell’evento. Al termine del concerto, numerosi partecipanti hanno trovato le auto forzate e gli abitacoli svuotati di oggetti personali.
Tra le vittime anche una ragazza di 20 anni, che ha scoperto il furto al rientro alla macchina, trovando il bagagliaio aperto e lo zaino scomparso. All’interno c’erano una felpa, un mazzo di chiavi e un tablet con le cuffiette. Dopo aver contattato la famiglia, la giovane ha verificato che il mezzo non avesse danni tali da impedirne l’uso ed è rientrata a casa. Una volta arrivata, la ragazza ha attivato il sistema di localizzazione del dispositivo elettronico, che ha segnalato la presenza del tablet in via Longhin, in corrispondenza dell’area dove da anni si trova un campo rom. Poiché era notte fonda, la famiglia ha deciso di rimandare la denuncia al giorno successivo.
La mattina seguente, la giovane si è recata dai carabinieri di via Rismondo, comunicando la posizione del dispositivo. Gli agenti hanno spiegato che, per accedere all’area segnalata, sarebbe stata necessaria un’autorizzazione della magistratura. "Ci siamo sentite impotenti – ha raccontato la ragazza – ma ho continuato a monitorare il segnale, che nel frattempo si era spostato poco lontano dal campo".
Dopo aver aggiornato la denuncia, i carabinieri hanno organizzato un sopralluogo nella zona indicata dal tracciamento. Il segnale portava a una roulotte abbandonata in un terreno adiacente. Sul posto sono intervenute due pattuglie, attirando l’attenzione dei passanti.
Un testimone, ha raccontato di aver visto i militari entrare nel mezzo, da cui sono stati recuperati numerosi dispositivi elettronici: fotocamere, computer portatili, tablet e altri oggetti di valore, tutti presumibilmente provenienti da precedenti furti. Alcune persone presenti nei dintorni avrebbero protestato e rivolto insulti e minacce ai carabinieri durante le operazioni.
Tra il materiale sequestrato è stato ritrovato anche il tablet della ventenne, insieme allo zaino e alle cuffiette. Al termine delle verifiche, la refurtiva è stata riconsegnata alla legittima proprietaria. "Mi è mancata solo la felpa – ha spiegato la giovane – ma dopo tutto quello che è successo, è il male minore. Ringrazio i carabinieri per l’impegno e invito tutti a non perdere fiducia nelle forze dell’ordine".
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