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L’esempio e la cultura del dono

Una giornata speciale con Avis e Aido

L’esempio e la cultura del dono

La festa dei donatori Avis. Sono buoni esempi e gesti insostituibili le donazioni di sangue, organi, tessuti e cellule staminali. La Festa dei donatori delle Avis e Aido comunali di Rovigo ha recuperato le tradizioni e ha mostrato buoni esempi e novità che stanno nascendo dai tanti progetti avviati. Ad aprire il duplice evento che a Rovigo ha celebrato la 71esima Giornata del donatore di sangue e la 46esima Giornata del donatore di organi, è stata la messa officiata dal vescovo Pierantonio Pavanello, che nell'omelia alla Rotonda ha esortato a fare del dono il basamento della vita: “Non siamo noi a darci la vita, la vita ci è sempre data”, ha ricordato davanti a donatori e autorità, a partire dal prefetto Franca Tancredi. Dopo la sfilata dei labari Avis e Aido nelle vie del centro, la festa dei donatori ha raggiunto palazzo Angeli, dove l'aula magna “Luigi Costato” ha ospitato le delegazioni delle Avis e Aido consorelle e gemellate, per i saluti istituzionali e associativi e per la cerimonia di consegna delle benemerenze ai donatori Avis.

“Parlate con orgoglio di quello che fate. E lasciate qualche sassolino non solo per trovare nuovi donatori, ma anche nuovi volontari per le iniziative di informazione e sensibilizzazione al dono”, ha detto alla platea di donatori e autorità la presidente dell'Avis comunale di Rovigo, Sara Simeoni, affiancata dal presidente dell'Avis provinciale, Francesco Chiavilli. Per le Aido comunale e provinciale di Rovigo è intervenuta Paola Pisani: “Da 46 anni Avis e Aido celebrano insieme la Festa dei donatori: il tema del dono - ha detto Pisani - è culturale, ed è un messaggio di vita che dà uno sguardo di speranza e consapevolezza”.

Il deputato Nadia Romeo ha ringraziato i donatori e le loro famiglie perché “donano vita e speranza” e l'assessore regionale Cristiano Corazzari ha aggiunto: “Avis e Aido sono un patrimonio insostituibile della comunità”. Il presidente della Provincia, Enrico Ferrarese, nel riconoscere che il vero dono ha già il suo valore nell'essere fatto, ha comunque invitato i donatori a mostrare il valore dell'esempio che danno. L'assessore comunale ai servizi sociali e alle pari opportunità ha poi ribadito l'impegno anche del Comune di Rovigo a promuovere il messaggio della donazione di sangue e di organi. Intervenuti anche la vicepresidente del Cur, Isabella Sgarbi e Francesca Polese, direttore della medicina trasfusionale dell'Ulss 5 polesana, che collabora con le associazioni del dono.

A concludere la Festa dei donatori le consegne delle benemerenze, che quest'anno, nell'ambito della collaborazione con la Rugby Rovigo Delta, ha visto protagonisti anche gli atleti rossoblù Nicola Pomaro, Carlos Berlese e Riccardo Paganin per premiare i donatori dell'Avis comunale di Rovigo.

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